Venezia-Monaco, Zaia insiste"Non rinunciamo allo sbocco a nord"
A tener banco, a Palazzo Balbi, è stata ancora una volta la Venezia-Monaco, con il no arrivato da Bolzano. No che non spaventa il governatore Luca Zaia
BELLUNO.
Continua la collaborazione tra Belluno e Trento, tramite la Regione. La giunta Zaia ha stanziato ieri 3 milioni e 600 mila euro di interventi a carattere turistico. La stessa giunta ha stanziato 200 mila euro per i sentieri di montagna. Ma a tener banco, a Palazzo Balbi, è stata ancora una volta la Venezia-Monaco, con il no arrivato da Bolzano. No che non spaventa il governatore Luca Zaia.
Non solo Durnwalder, anche la sua giunta ha detto che l’ipotesi della Venezia Monaco è impraticabile.
«Non è una novità».
E allora perché lei ha rilanciato la sfida ed ha insistito perché lo facesse anche il ministro Frattini?
«Se è per questo ne ho parlato anche a Durni. Da un certo punto di vista, lo capisco. Ma gli ho detto che pure lui deve comprendere la nostra necessità di un terzo valico».
Perché è irrinunciabile?
«Noi disponiamo di 17 milioni di presenze turistiche di area tedesca. Ne avremmo molte di più se avessero la possibilità di raggiungerci in due ore e mezza. Bolzano non può pensare di tenerci sotto una cappa. Noi siamo per rispettare la loro autonomia, però è altrettanto vero che la loro libertà finisce dove inizia la nostra. Questo è un principio irriversibile. Quindi, ribadendo la piena volontà di collaborare sia con Durnwalder che con Dellai, noi confermiamo la necessità di fare un ragionamento sul terzo valico».
Federalberghi ha denunciato nei giorni scorsi le condizioni di precarietà in cui si trovano gli alberghi di confine, che avvertono quotidianamente la concorrenza con gli esercizi che si trovano appena oltre confine...
«Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr.) la giunta ha varato una delibera relativa ai Comuni di confine per alcune attività. Stiamo lavorando con Trento e Bolzano per metter mano al famoso accordo di Milano che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro per i Comuni di confine».
Reinhold Messner l’attende domenica sul monte Rite alla prima festa delle Dolomiti monumento dell’umanità.
«Mi dispiace, ma ho un altro impegno. La montagna ha comunque tutta la mia solidarietà e simpatia. Sempre oggi, in giunta, abbiamo varato un secondo provvedimento: sosterremo le comunità montane con 200 mila euro per rivitalizzare i sentieri. Il tema dei sentieri è poi quello della fruibilità delle nostre montagne. Non si dimentichi che l’80% delle Dolomiti sono venete, ma soprattutto che sono patrimonio dell’umanità».
Sentieri di montagna.
Duecentomila euro per la manutenzione, il ripristino della segnaletica e la messa in sicurezza di sentieri alpini, vie ferrate e bivacchi di montagna: questa la somma ottenuta ieri dall’assessore al turismo Marino Finozzi e che sarà presto trasferita alle 19 Comunità montane venete (169 mila euro per quelle bellunesi) affinché possano eseguire interventi di mantenimento in efficienza e in sicurezza del territorio montano e renderlo sempre più fruibile dal punto di vista turistico.
Per il turismo d’alta montagna, le Comunità montane sono tenute ad assicurare la manutenzione dei sentieri alpini e delle vie ferrate, ad attuare e ripristinarne la segnaletica e a curare che siano rispettate le condizioni di sicurezza. Compiti che vengono svolti utilizzando personale di particolare esperienza e competenza disponibile presso le sezioni del Club alpino italiano e le guide alpine. Inoltre per i bivacchi fissi, le Comunità montane competenti per territorio, d’intesa con la sezione del Club Alpino Italiano o con altre associazioni alpinistiche senza fine di lucro, svolgono attività di sorveglianza e provvedono a realizzare quanto necessario per mantenerne o ricostruirne l’efficienza.
Trento-Belluno.
La giunta regionale, ha approvato ieri quattro progetti di valenza turistica e valorizzazione ambientale, da realizzare nei territori a confine tra Veneto e Trentino. La spesa complessiva è di circa 3 milioni e 620 mila euro, di cui 2 milioni e 845 mila euro (il 78%) finanziati con il POR. Questi, in dettaglio, i progetti: «Moon Walking on the Superb Dolomits: dalle Valli ai Ghiacciai attraverso le Pale di San Martino». Il progetto, che coinvolge i comuni bellunesi di Gosaldo, Voltago Agordino, Taibon Agordino, e quelli trentini di Tonadico e Siror, prevede una serie di interventi per infrastrutturare un percorso ad anello di 60 chilometri, in prevalenza pedonale, ma praticabile anche con mountain bike e perfettamente fruibile per gli appassionati di nordic walking. Saranno realizzati un parcheggio scambiatore a Sarasin di Gosaldo, una strada silvo pastorale a Voltago Agordino, aree attrezzate e di sosta a Col di Prà e la sistemazione della vecchia strada militare in località Pont di Taibon per un costo di 725.000 euro. Il secondo progetto riguarda la realizzazione di due punti di accoglienza per cicloturisti, con vendita di prodotti tipici, uno a Castello Tesino e uno a Cesiomaggiore, a Busche, per valorizzare l’arrivo di percorsi ciclo-turistici del basso Feltrino e del territorio di Mel e del Tesino, parte della via romana Claudia Augusta. Soggetto attuatore è la Lattebusche, costo complessivo è di 715.000 euro.
Il terzo progetto prevede il recupero del sistema fortificato delle Scale di Primolano, ottocentesca opera di sbarramento italiana sul confine per controllare l’importante arteria tra la Valsaguna, il Feltrino e il Primiero. Spesa per il primo stralcio di 580.000 euro. Infine viene finanziata la realizzazione di una pista ciclabile nei Comuni di Dolcè (Verona) e Avio (Trento).
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