Venticinque postini in arrivo I sindaci: «Bene, avanti così»
Con novembre arriveranno 25 portalettere in più in provincia di Belluno. Le buone pratiche messe in atto da Poste spa stanno portando i frutti desiderati. E questo anche per i piccoli comuni, dove si prevedono nuovi servizi.
le assunzioni
Se a luglio la società aveva stabilizzato 12 addetti alla sportelleria degli uffici dell’Agordino e del Cadore con contratti part time (contratti che il sindacato si augura che siano trasformati presto in lavoro a tempo pieno), nel recapito le novità arriveranno presto. Domani, infatti, i sindacati firmeranno i contratti a tempo indeterminato per 25 portalettere da assegnare al Bellunese. Tempo qualche giorno e il personale entrerà in servizio. «Queste assunzioni», precisa Francesco Riva, della Slp Cisl, «in realtà sono stabilizzazioni di personale che ha già svolto per almeno nove mesi servizio negli uffici postali: 13 saranno a tempo pieno e 12 a part time con varie tipologie. Di questi part time, quattro partiranno subito e lavoreranno per tre mesi, gli altri otto saranno operativi da aprile». Riva evidenzia che la stragrande maggioranza dei neo assunti vengono da fuori regione. «Ora ne verranno stabilizzati 25, gli altri 10 che compongono la graduatoria saranno assunti più avanti», dice il segretario della Slp Cisl, che si mostra cautamente soddisfatto: «Queste assunzioni sono un passo in avanti per superare le criticità di cui soffre questo territorio, ma non risolvono di certo il problema della carenza di personale».
piccoli comuni
Lunedì, l’amministratore delegato di Poste ha presentato ai sindaci dei piccoli comuni le novità pensate per potenziare il servizio postale. All’incontro a Roma erano presenti anche i rappresentanti di Calalzo, Chies d’Alpago, Danta di Cadore, Lamon, Livinallongo, San Vito, Seren del Grappa, Sospirolo e Zoppè di Cadore. Molte le novità che li interesseranno: dalla conferma che nessun ufficio sarà chiuso, all’installazione di nuovi Atm Postamat, dal wi-fi gratuito all’interno degli uffici, al nuovo kit di sorveglianza, dall’abbattimento delle barriere architettoniche, alla fornitura di nuove cassette postali intelligenti che daranno indicazioni anche turistiche, oltre che informare il postino della presenza o meno di corrispondenza da raccogliere.
Soddisfatti gli amministratori bellunesi. «Abbiamo apprezzato la volontà di Poste di non chiudere i piccoli uffici», commenta Leandro Grones, primo cittadino di Livinallongo. «Per fortuna gli impegni presi un anno fa si stanno pian piano realizzando. Nel nostro comune, ad esempio, sono già sorti due Atm Postamat, il primo ad Arabba, l’altro a Pieve di Livinallongo». «Siamo contenti di questa inversione di rotta di Poste», prosegue Grones, «inversione che non era per nulla scontata».
Soddisfatto anche Dario Scopel, sindaco di Seren del Grappa, il cui unico ufficio postale ha già attivi wi-fi e Postamat: «È importante avere la garanzia che gli uffici non chiuderanno, perché rappresentano dei presidi per i nostri piccoli territori», dice Scopel. «Anche i due Pos attivi per ogni Comune sono un passo avanti, andando ad agevolare i clienti bancoposta nei pagamenti della pubblica amministrazione». Non solo complimenti. Scopel usa parole critiche per il servizio di recapito. «Qui è ancora a giorni alterni e pertanto bisogna lavorarci perché bollette e multe arrivano ancora via posta». —
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