Ventisei bambini stranieri cittadini onorari di Belluno

Sono nati a Belluno, figli di stranieri residenti nel capoluogo: la cerimonia al Comunale davanti a centinaia di alunni
gian paolo perona- perona- teatro cittadinazna imigrati
gian paolo perona- perona- teatro cittadinazna imigrati

BELLUNO. Cittadinanza onoraria per 26 bambini nati in Italia da genitori stranieri residenti a Belluno. Un gesto simbolico, ma fondamentale in un percorso di integrazione e inclusione. La cerimonia si è tenuta ieri al Teatro comunale, in occasione della mattinata finale del progetto “Belluno dei bambini”. «Purtroppo l’Italia è uno dei pochi paesi al mondo che presenta una legislazione ancora “arretrata”», ha commentato il sindaco Massaro. «Noi, come Comune, abbiamo deciso di conferire, ormai da diversi anni, la cittadinanza onoraria a bimbi che frequentano le scuole dei nostri figli, che vivono e studiano con loro. Un modo per dimostrare amicizia nei confronti di coloro che, a tutti gli effetti, sono italiani per lingua, abitudini e contributo alla vita della comunità».

«Sono gli stessi bambini bellunesi a chiederci che, per i loro compagni stranieri, ci sia questo riconoscimento», ha spiegato l’assessore Valentina Tomasi. Dei 26 bambini, 20 sono nati in famiglie di provenienza extraeuropea e 6 dell’Unione Europea.

«Un gesto come quello della cittadinanza onoraria (che risponde anche agli appelli fatti dall’Unicef al Governo) è significativo, specie in un periodo come quello attuale in cui si ergono muri e barriere, dimenticando ciò che tanti tristi e tragici eventi passati avrebbero dovuto insegnarci». La cerimonia ha rappresentato un momento di riflessione, davanti a un folto pubblico costituito dai bambini delle scuole primarie. Ma non sono mancati divertimento e intrattenimento, ripercorrendo le tante attività portate avanti nell’anno scolastico 2015/2016 per la “Belluno dei bambini”, percorso educativo partecipato di cittadinanza attiva, costruito in collaborazione tra istituzioni, associazioni e mondo della scuola. E proprio tutte le realtà che hanno dato il proprio contributo erano presenti ieri al Comunale: Arpav, Bim Gsp, Cai Belluno, Usl 1, Unicef, Polisportiva Mondo Sport, Più Movimento, associazione Il Margine, Protezione civile, Vigili del fuoco, Polizia locale, Unione montana bellunese, Punto Macrobiotico, Bellunum, Comitato usi civici Bolzano Bellunese, Paola Barriviera, Marta Farina, oltre a coloro che hanno portato avanti i progetti di pet therapy e psicomotricità al nido. Tantissime le attività: dalla sicurezza stradale alla mobilità sostenibile, dal rispetto dell’ambiente al riciclo, passando per l’urbanistica e le iniziative per diffondere lo sport come stile di vita sano.

«La società si forma a partire dai più piccoli, la base per costruire un futuro migliore», hanno affermato Franco Chemello, responsabile di “Scuole in rete”, e Giuliano Bond, presidente comitato provinciale Unicef. «Anche per questo gli insegnanti non devono “mollare” insegnamento di diritto, cittadinanza e Costituzione».

«“Belluno dei bambini”, in generale, vuole trasmettere rispetto e amore per il territorio in cui si vive», ha fatto presente la Tomasi. «La giornata finale del progetto si terrà il 28 maggio in Nevegàl». La mattina a Teatro si è conclusa con lo spettacolo "Ecofiaba", a cura della compagnia Panta Rei. (m.r.)

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