Ventiseienne di Lamon trovato senza vita dal papà
Nicola Malacarne lavorava in Primiero. Il padre Renzo: «Nonostante la malattia si era fatto una vita indipendente»
LAMON. Lo ha trovato il suo papà, ieri mattina, morto a casa. Nicola Malacarne si è spento a 26 anni per arresto cardiaco. E il drammatico riscontro che il suo cuore non batteva più è toccata proprio al papà Renzo che lo ha trovato riverso, ha sentito che non c’era più polso e ha allertato il 118 e i carabinieri della stazione.
«Come genitori eravamo stati messi al corrente, dalla nascita di nostro figlio affetto da spina bifida, che nel corso della sua vita il ragazzo avrebbe potuto incorrere in malori di tipo cardiaco», riesce a dire Renzo Malacarne al quale è toccato il dolore più grande, quello della perdita di un figlio. «Ma lo abbiamo visto crescere, ci siamo goduti le sue qualità, era un ragazzo d’oro che nonostante la malattia ha avuto la forza e la determinazione di fare una vita normale e di rendersi indipendente. Era dipendente della Provincia autonoma di Trento e da otto anni lavorava all’agenzia del lavoro di Fiera di Primiero».
«L’unica cosa che mi conforta, in questa terribile disgrazia, è che dalla constatazione di morte è quasi certo che il mio ragazzo non abbia sofferto. E che il trapasso sia stato quasi impercettibile. Credo che potrei impazzire, a pensare il contrario».
La notizia della morte del giovane figlio di Renzo Malacarne, dipendente comunale conosciutissimo sull’altopiano e recentemente impegnato anche come candidato sindaco con la lista Venceremos, è circolata ieri in paese. E il sindaco Ornella Noventa non ha aspettato nemmeno un minuto in più per manifestare, con l’affettività che la connota, la vicinanza alla famiglia colpita.
A riconoscere ed apprezzare il gesto, è stato lo stesso Renzo. «È arrivato mio padre che ha 86 anni e ha voluto essermi vicino con tutte le sue forze. Poi è suonato il campanello e mi sono trovato la sindaca davanti, mi ha commosso la sua spontanea e sincera partecipazione, le ho detto che questo paese ha un sindaco in grado di trasmettere amore ai suoi cittadini. E non è cosa di tutti i giorni e di tutti i comuni».
Nicola Malacarne aveva lavorato all’ufficio catasto di Fiera di Primiero, prima di approdare all’agenzia del lavoro dove aveva un ruolo di front office allo sportello del centro. «Di Nicola si può dire che fosse sempre disponibile a imparare», dice il collega Luigi Simion. «Sapeva rapportarsi con gli utenti e lo faceva con garbo. Del resto aveva cominciato a lavorare che era molto giovane ed era un ragazzo di buona volontà».
La malattia da cui era affetto, comportava qualche assenza dal lavoro, dalla quale però si riprendeva e tornava al suo posto. A parte gli ultimi mesi, in cui la malattia lo ha costretto a casa. Lui, su quella sedia a rotelle non ci voleva stare e non voleva farsi vedere. Era tornato nella casa paterna dove ieri è stato proprio il papà a trovarlo senza vita.
Laura Milano
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