Verifica farsa, il centrodestra è alla guerra totale

Ogni occasione è buona per lo scontro e i risultati ottenuti sono uguali a zero
Il segretario provinciale della Lega Diego Vello critica l’atteggiamento del Pdl
Il segretario provinciale della Lega Diego Vello critica l’atteggiamento del Pdl
BELLUNO.
Saranno ancora una volta i cittadini e i 320 lavoratori di Palazzo Piloni le vittime della guerra infinta tra Lega Nord e Pdl bellunesi. Dietro le dichiarazioni ufficiali, i fatti confermano quanto sia insanabile il rapporto tra due alleati che passano il tempo a pugnalarsi alle spalle, indifferenti del loro ruolo di amministratori.  Da Bim Gsp alla Provincia (ma rimane sempre aperta anche la battaglia nel Comune capoluogo), non c'è più alcun dubbio sul fatto che il centrodestra sia interessato solo a regolare conti che non si chiudono mai. Nella maggior parte dei casi si tratta di beghe personali di basso livello, ma le ragioni non cambiano la sostanza, perché è evidente che l'attuale "classe politica" (virgolette davvero obbligatorie) bellunese, sia incapace di costruire qualcosa di utile per il bellunese.  Il caso Provincia è solo l'ultimo, ma significativo, terreno di battaglia e poco importa se l'ente rischia il dissesto finanziario: lo spumante è già pronto per festeggiare la morte dell'alleato-nemico. In campagna elettorale il centrodestra aveva giocato su due elementi decisivi: la filiera politica con Venezia e Roma e la solidità della coalizione, rispetto a un centrosinistra definito "litigioso" ma che, a confronto, è un dilettante.  Volendo fare i conti della serva, è facile osservare come i ministri di centrodestra guardino a Belluno solo come a un luogo di banchetti, mentre al governo Prodi (fragile e breve come una saetta), si devono gli unici fondi sostanziosi visti nell'ultimo decennio, dai 50 milioni del Col Cavalier ai 5 milioni di euro stanziati alla Provincia per realizzare eventi come la mostra su Tiziano. Forse c'è anche un difetto di preparazione, visto che nel centrodestra ci sono esponenti tanto autorevoli da non distinguere le spese correnti dalle spese per investimento. A questo punto la "verifica" appare priva di senso, perché agli incontri gli alleati non si dicono la verità, come sottolinea Vello. E' chiaro quindi che non c'è via d'uscita: Pdl e Lega continueranno a massacrarsi, a spese dei bellunesi, fino a quando "non ne rimarrà solo uno". (i.a.)

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