Vermi nei peperoni serviti a un anziano della casa di riposo

Pranzo con sgradita sorpresa sabato scorso per un ospite di villa Gradenigo, struttura gestita da Sersa
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Vermi nella peperonata servita a pranzo a un ospite della villa di soggiorno Bizio Gradenigo, gestita dalla Sersa spa. Una struttura che accoglie 42 anziani autosufficienti.

La brutta sorpresa è capitata sabato scorso, fa sapere l’amministratore unico della società partecipata tra Comune di Belluno e Usl 1, Maurizio Busatta, ma soltanto ieri, a cinque giorni di distanza dal fatto, tramite una telefonata di un familiare, il Servizio di igiene degli alimenti è stato allertato. Gli ispettori dell’Usl si sono subito attivati per verificare la provenienza della derrata “avariata” e procedere con le eventuali sanzioni alla ditta produttrice. Un’operazione che richiederà alcuni giorni.

La vicenda ha lasciato nello sconcerto sia gli ospiti che i familiari degli anziani di villa Bizio Gradenigo, alimentando ancora di più un certo malcontento per la qualità dei pasti serviti.

«Si tratta di un piccolo incidente», minimizza Busatta, «che purtroppo è accaduto. È la prima volta che registriamo un episodio del genere e mi auguro vivamente che sia anche l’ultima. Il piatto di peperoni con alcuni vermi all’interno», spiega ancora Busatta, « è capitato a una sola persona tra le altre 250 a cui abbiamo servito quel menù e a questi vanno aggiunti i nostri assistiti a domicilio. Abbiamo provveduto a verificare immediatamente l’intera derrata fornitaci dalla ditta che ha regolarmente vinto una gara di appalto. Si tratta comunque di cibo surgelato. Il sacco da 2.5 kg da cui è stato composto quel piatto è stato buttato e con lui anche l’intera derrata che ammontava a 50 chilogrammi. Ora spetterà all’Usl e all’ufficio preposto, che è stato allertato, fare le proprie valutazioni e definire i provvedimenti da prendere».

Per la Sersa, quindi, la vicenda si chiude qui, anche perché «non abbiamo avuto lamentele», confessa Busatta, che però ammette che qualche malcontento sul servizio mensa c’è tra gli ospiti della villa, «soprattutto per quanto riguarda il pane scelto. Per questo abbiamo anche avviato una ricerca sul gradimento dei pasti, tramite un questionario».

Intanto, ieri mattina, dopo la telefonata giunta al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione, gli ispettori dell’Usl si sono messi all’opera. «Sono andati alla villa», precisa Oscar Cora, responsabile del servizio, che aggiunge: «Sicuramente, se la Sersa ci avesse avvisato quando il fatto è avvenuto dalla Sersa, avremmo accelerato le procedure. Comunque, posso dire che la società si è comportata correttamente, controllando l’origine interna del problema ed eliminandolo. Ora toccherà a noi verificare, tramite la tracciabilità degli alimenti, da dove derivi il problema e verificare se il prodotto messo in commercio avesse avuto già dei problemi. La questione presumibilmente è legata a prodotti del commercio. Molto spesso giungono sulle nostre tavole prodotti non autoctoni, che non rispondono agli standard di qualità nostri. Nei prossimi giorni vedremo quale sia l’origine del problema e le sanzioni da applicare alla ditta produttrice».

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