Vernizzi: «Da marzo interromperemo la manutenzione»

Il direttore generale deciso: «Senza soldi non lavoriamo» E su Anas dice: «Il trasferimento impossibile in 27 giorni»
gian paolo perona- perona- sedico- incontro veneto strade
gian paolo perona- perona- sedico- incontro veneto strade

BELLUNO. «Dal primo marzo Veneto strade non effettuerà più alcun intervento in provincia di Belluno, se non arriveranno i soldi».

È chiaro e categorico il direttore generale della società regionale, Silvano Vernizzi che non fa sconti a nessuno. «Ovviamente manterremo fede a quello che abbiamo promesso al tavolo del prefetto, cioè garantiremo il servizio fino al 28 febbraio. Se la Provincia di Belluno sarà in grado di darci i soldi che ci spettano continueremo, altrimenti per noi il servizio è concluso. Abbiamo già continuato per due mesi, oltre il limite massimo, i lavoratori vanno pagati e anche i mezzi».

Dopo l’allarme dei lavoratori preoccupati per il loro futuro, dopo le trattative molto serrate che la presidente di Palazzo Piloni sta intrattenendo con Anas a cui ha inviato nei giorni scorsi «tutti i dati relativi al personale e ai mezzi in capo a Veneto Strade che le abbiamo fornito su richiesta», dice Vernizzi, il futuro della viabilità provinciale resta ancora un’incognita.

«Il servizio senza soldi non si fa», ribadisce ancora il direttore generale, che si dice disposto ad interrompere il servizio, senza temere di prendersi una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

«Abbiamo già in corso una causa civile con Palazzo Piloni per farci rimborsare i soldi che non ha più versato. Se vogliono, possono denunciarci».

Vernizzi è scettico sul fatto che il trasferimento dell’attività dalla sua società ad Anas possa avvenire in soli 27 giorni, quelli che mancano alla fine del mese. «Sui tempi io non so nulla, spero soltanto ci avvisino se questa operazione andrà in porto, anche se solo per le trattative sindacali necessarie per la cessione del ramo di azienda solitamente servono come minimo 20 giorni». Il che equivale a dire che il passaggio di consegne non potrà mai avvenire in tempo. E quindi si aprirà un problema per il mese di marzo, per trovare chi farà la manutenzione delle strade.

Dal primo gennaio Veneto Strade sta lavorando per gestire i 1200 chilometri di strade regionali all’interno del Veneto e i circa 640 di strade ex Anas provinciali e storiche solo nel Bellunese, perché le altre province non hanno rinnovato la convenzione. Basteranno questi soldi per mantenere in piedi la società? «Logicamente tutto dipenderà dai soldi che verranno trasferiti dalla Regione e dalla Provincia».

Il direttore generale è scettico anche sulla proposta avanzata dal consigliere Quinto Piol di assegnare la gestione ad Anas che poi la dà in service a Veneto Strade. «Se questo tipo di passaggio fosse stato semplice, sarebbe già stato preso in considerazione. Comunque sia», conclude Silvano Vernizzi, «se arriverà Anas a gestire la viabilità provinciale, sia chiaro che dovrà prendersi non solo la gestione, ma anche il personale e i mezzi. Si tratta di 90 dipendenti che lavorano sulle ex provinciali bellunesi e di oltre un centinaio di mezzi, di cui alcuni vecchi, altri lasciati da Anas all’epoca del trasferimento delle competenze».

Per la settimana prossima è stato riunito il consiglio di amministrazione di Veneto Strade che poi dovrà decidere quando convocare l’assemblea dei soci. All’ordine del giorno la questione di Belluno.

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