Verso il fronte per l’impero d’Austria

Documenti, oggetti e un libro per raccontare il 1914 a Cortina, quando i giovani ampezzani furono mandati in Galizia
Di Alessandra Segafreddo

CORTINA. Cortina d'Ampezzo riscopre la sua storia. A cento anni dal 1914 l'Unione dei Ladini d'Ampezzo e l'amministrazione comunale hanno organizzato alcuni appuntamenti che ricordano quanto accadde realmente a Cortina nel 1914. Sono pochi infatti coloro che sanno che dal primo agosto del 1914 i soldati ampezzani partirono per i campi di battaglia della Galizia, tra Polonia e Ucraina, a difendere l'Impero d'Austria di cui il Capitanato d'Ampezzo faceva parte. In battaglia morirono tantissimi giovani partiti da Cortina e oggi in Galizia ancora vi sono alcune testimonianze di ampezzani defunti nei cimiteri di guerra.

L'Uld'A ha fatto da capofila ad un gruppo di lavoro che ha coinvolto la presidente Elsa Zardini, il Comune, lo storico Paolo Giacomel che ha stampato il libro “1914.L'Austria chiamò alle armi”, Francesca Dipol, Loris Lancedelli, gli Schuetzen, la Filodrammatica d'Ampezzo e tanti cittadini che hanno accolto l'invito del Comune a fornire documenti, oggetti e ricordi risalenti al 1914. «Abbiamo iniziato a lavorare alle commemorazioni del '14 a novembre scorso», spiega l'assessore alla Cultura Giovanna Martinolli, «creando il gruppo di lavoro e ponendoci un obiettivo importante che era quello di ricordare la storia del 1914 così come era stata vissuta dagli ampezzani. Abbiamo deciso che alla base doveva esserci la verità storica e abbiamo fatto poi un prima scrematura sulle proposte che ci sono arrivate».

Ne è nato un progetto importante che vedrà vari appuntamenti dalla presentazione del libro di Giacomel venerdì alle 21 in sala cultura ad “Una Montagna di Libri”, ad una mostra curata da Lancedelli che propone documenti, foto, divise, reperti sugli ampezzani in Galizia che sarà aperta all'Alexander Girardi dal 19 luglio al 2 novembre. Ci saranno poi alcuni momenti in piazza: domenica 27 luglio gli Schuetzen sfileranno in corso Italia e in municipio consegneranno la medaglia della Madonna della Difesa che i soldati nel '14 portarono in guerra. E ancora il 3 e il 27 agosto la Filodrammatica d'Ampezzo proporrà una rievocazione teatrale in idioma ampezzano, scritta da Elisabetta Zardini Zesta e Anne Menardi Diornista, intitolata “1914: Te prèo scrìeme”, ossia “Ti prego scrivimi”, in corso Italia, davanti la Basilica, luogo dal quale partirono i soldati dopo la messa tra il primo agosto del 1914 e i mesi a seguire. Sullo stesso luogo sarà allestita la mostra che propone le copertine del “Corriere” del 1914.

«Per noi è stato basilare spiegare che la guerra è infame», ammette l'assessore alla Cultura Ladina Stefano Verocai, «senza né vincitori né vinti. Hanno perso tutti, soprattutto i ragazzi di 20, 23 anni che partivano per la Galizia, e vi perivano. Quella del 1914 è una storia poco conosciuta per questo il libro di Giacomel verrà spedito a tutte le famiglie di Cortina affinché possano conoscere le loro origini». «Abbiamo voluto ricordare un momento storico», sottolinea la Zardini, «che pochissimi conoscono. Riteniamo infatti che la divulgazione corretta della storia sia importante soprattutto per i giovani affinché non si ripetano gli stessi errori del passato. Ora il Dio denaro ci ha portato ad essere bestie, oggi per gli interessi la gente si accoltella. Un tempo invece erano poveri e si aiutavano».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi