Vertenza generale per i “senza salario” da almeno due mesi

Sarà aperta dalla Fillea per scongiurare i continui ritardi delle imprese nei pagamenti. Problemi al Col Cavalier

BELLUNO.Costretti ad attendere anche 3-4 mesi per ricevere il salario: per questo motivo decine di lavoratori edili iniziano a lamentarsi. Una situazione che non riguarda soltanto l’edilizia, ma che colpisce questo settore in maniera più pesante degli altri. E così la Fillea Cgil intende aprire una vertenza generale per tutti quelli che non percepiscono un euro da almeno due mesi. «Il fenomeno è molto diffuso, più di quello che si pensa, anche tra le imprese più grosse. Alcune di queste lamentano il fatto di non aver ricevuto i soldi dalle pubbliche amministrazioni per le quali hanno lavorato, e quelle che operano per soggetti privati lamentano la stessa cosa. L’importante è capire se qualcuno intende speculare su questa situazione», precisa Marco Nardini della Fillea.

L’organizzazione sindacale di categoria denuncia, poi, il problema dei lavoratori del Col Cavalier. «La ditta che ha vinto l’appalto da tempo sta chiedendo ai lavoratori di fare più straordinari. Capisco che i tempi per le opere in galleria sono diversi e che c’è bisogno di lavorare nelle 24 ore. Ma allora si devono organizzare tre turni di otto ore e non due turni, chiedendo uno sforzo importante ai dipendenti. Aumentare le ore», prosegue Nardini, «significa aumentare il carico di lavoro: come Fillea siamo contrari a questa azione, anche perchè l’incremento delle ore di lavoro potrebbe andare a scapito della sicurezza. A tal proposito, come Fillea siamo pronti a chiedere all’azienda di applicare anche l’indennità per acqua e fango».

«La questione», conclude Nardini, «è che le imprese da fuori che vengono a lavorare qui devono sottostare alle nostre regole, questo è un principio che vogliamo far rispettare. Un esempio? Nel Bellunese vige l’indennità di alta montagna, che ad oggi non è stato applicato ai lavoratori sul traforo del Col Cavalier».

E se la situazione per l’edilizia è sempre più pesante, ieri il coordinamento unitario delle categorie del settore di Cgil, Cisl e Uil si è ritrovato insieme a Mestre per fare il punto sul rinnovo del contratto integrativo provinciale. «Siamo in una situazione di stallo», dice Valerio Costa, segretario della Fillea. «Se la situazione non dovesse sbloccarsi a breve, siamo pronti a manifestare il nostro dissenso davanti alla sede dell’Ance bellunese. Chiediamo dei correttivi per garantire maggiore chiarezza, trasparenza e legalità agli appalti, ma anche a chi opera nel settore. Per questo», conclude Costa, «abbiamo deciso di iniziare a fare pressione a livello territoriale, ma anche regionale, per uscire dall’empasse attuale».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi