Vertenza per il riconoscimento di tutti gli anni di precariato
BELLUNO. Parte la vertenza per il pieno riconoscimento del servizio prima del ruolo. Il segretario della Flc Cgil, Walter Guastella ha organizzato per lunedì alle 15.30 nella sala riunioni della Camera del Lavoro in viale Fantuzzi, l’incontro per chi è stato appena assunto e vuole farsi riconoscere gli anni lavorati come precario per la progressione di carriera. «In provincia di Belluno sono oltre un centinaio i lavoratori entrati in ruolo che potrebbero aprire una vertenza con il Miur su questo fronte», precisa Guastella che spiega meglio la questione. «Quando una persona viene assunta definitivamente, dopo anni di precariato, inoltra la domanda di ricostruzione di carriera, vale a dire una sorta di riscatto degli anni lavorati fino a quel momento. Dal Miur, quindi, dopo qualche tempo, arriva il cosiddetto decreto di ricostruzione che prevede, secondo un calcolo errato, che i primi quattro anni di precariato vengano riconosciuti in maniera completa, mentre i successivi solo nella misura dei due terzi. Praticamente se ho alle spalle 10 anni di precariato nella scuola, nella ricostruzione ministeriale me ne vengono riconosciuti soltanto otto e questo va ad incidere sugli scatti di anzianità e quindi sullo stipendio». Differenze non da poco se si considera che per un collaboratore scolastico si parla di circa 800 euro persi per due anni di ritardo, mentre per un docente della scuola superiore di quasi 3000 euro per ogni anno.
Per far riconoscere interamente tutti gli anni di lavoro precario i sindacati promuovono una vertenza. «Per avviarla, però», dice Gustella, «è necessario che dal ricevimento del decreto di ricostruzione di carriera non siano ancora trascorsi 5 anni, per far valere il diritto agli arretrati stipendiali, o 10 anni per ottenere l’inquadramento nella fascia stipendiale successiva». (p.d.a.)
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