Veterinari preoccupati: ricetta elettronica anche per gli animali
BELLUNO
Un nuovo obbligo all’orizzonte per i veterinari italiani. Se la scadenza non dovesse essere posticipata, dal primo gennaio entrerà in vigore la ricetta elettronica anche per gli animali. Un obbligo imposto dall’Unione Europea, nell’ottica di una sempre maggiore tracciabilità di farmaci e antibiotici. «È più di un anno che siamo a conoscenza del progetto relativo alla ricetta elettronica», sottolinea Eros Pezzei, che con i suoi 32 anni è il più giovane presidente degli Ordini dei medici veterinari italiani.
Nel caso di piccoli animali le prestazioni si effettuano soprattutto in ambulatorio: «In questo caso non dovrebbero esserci troppi problemi a livello di connessione web, ma a livello burocratico gli aggravi per il nostro lavoro saranno sostanziali». A livello nazionale i veterinari hanno chiesto che a ogni ricetta elettronica non debba giocoforza corrispondere una fattura, «perché, soprattutto nel caso di animali domestici, siamo soliti effettuare prescrizioni per malattie croniche senza ricevere compensi dai nostri clienti».
I problemi aumentano nel caso di grossi animali: «Cavalli, mucche e asini non possono essere visitati in ambulatorio», sottolinea Pezzei. «In questo caso tocca al veterinario spostarsi nelle varie aziende agricole della provincia e non sempre la linea telefonica permette il collegamento a internet. Per questo dico che la situazione è complessa e che il nuovo sistema metterà in difficoltà tutti noi. Alla fine dovremo dedicare maggior tempo alle carte piuttosto che agli animali, ma le leggi sono leggi e vanno rispettate».
Pezzei ha sempre sottolineato come in provincia di Belluno esistano tanti veterinari di vecchio stampo, i cosiddetti “tuttologi”, ovvero professionisti che curano sia grossi che piccoli animali: «Il Bellunese», conclude Pezzei, «è una zona particolare, qui ci sono ancora piccole realtà dove sussiste il contatto tra medico e allevatori. Per questo dico che non sarà semplice adempiere alle nuove procedure burocratiche». —
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