Via alla messa in sicurezza dei passi
CORTINA. Veneto Strade inizierà in autunno l'opera di messa in sicurezza dei passi dolomitici. La notizia è stata data in consiglio comunale dal vice sindaco Enrico Pompanin. «L'opera», spiega, «che verrà la sistemazione dei passi Giau, Falzarego e Valparola con interventi di mitigazione del rischio valanghivo nei Comuni di Cortina, Colle e Livinallongo è tra i due progetti finanziati dai fondi Brancher. I lavori inizieranno in autunno. Ci sarà poi una sosta in inverno; in primavera l’opera riprenderà, per concludersi entro un anno. Abbiamo approvato la nuova convenzione con l'organismo di indirizzo che assegna i fondi Brancher in consiglio nei mesi scorsi, l’abbiamo poi firmata a Verona e ora si procede spediti nella progettazione che è allo stadio finale. Si stanno tenendo le varie conferenze di servizi e il progetto è stato anche ampliato. Veneto Strade ha infatti ottenuto un ulteriore finanziamento dalla Regione, due milioni da investire sui passi per far sì che sia mitigato il rischio valanghe e che non avvenga quanto accaduto l'inverno scorso, ossia avere i passi quasi sempre chiusi a causa delle abbandonati e continue nevicate. Chiusure che hanno fortemente danneggiato tutte le attività ricettive, sciistiche ed economiche della zona».
Prosegue anche l'iter per realizzare il collegamento sciistico tra la Tofana e le Cinque Torri. Il Comune ampezzano dal primo bando del fondo Brancher aveva infatti ottenuto circa 19 milioni per realizzare i progetti. Inizialmente dell'impianto funiviario (prevista la realizzazione di una cabinovia della portata oraria di 1.100 persone a collegare Son dei Prade, in zona Tofana, con Bai de Dones, sulle Cinque Torri) si sarebbe dovuta occupare la società Ista, che aveva redatto lo studio di fattibilità. La Commissione Europea ha poi dichiarato incostituzionale la normativa regionale secondo la quale si potevano affidare le opere a ditte del luogo, e quindi verrà redatto un bando pubblico europeo per trovare il partner privato che porti avanti la progettazione, realizzi le opere e le gestisca. Il costo complessivo è di 19.680.000 euro, di cui 16.380.000 per il 70% dell’impianto funiviario che pagherà il fondo Brancher ( il 30%, ossia 4.914.000, saranno versati dal privato), e 3.300.000 per la messa in sicurezza dei tre passi. «Per il progetto di collegamento sciistico», dichiara Pompanin, «affideremo alla municipalizzata SeAm il compito di redigere il bando. In questi giorni verrà aperta la gara per cercare un supporto al responsabile unico del procedimento. Verrà quindi sviluppato lo studio di fattibilità che abbiamo e poi aperta la gara. Per il collegamento sciistico abbiamo previsto un massimo di 440 giorni per la progettazione e la selezione del partner privato che dovrà redigere il progetto esecutivo. Poi ci saranno un massimo di 100 giorni per trasmettere l'esecutivo agli enti e un massimo di 3 anni per i lavori. A opera terminata ci saranno 60 giorni per i collaudi. Per i lavori sui passi l'opera sarà conclusa entro un anno. Il finanziamento del Brancher verrà versato al 95% durante lo stato di avanzamento dell'opera e il 5% a collaudo terminato. I tempi indicati sono i tempi massimi, ma in realtà il collegamento sarà realizzata prima. Ai bandi europei», conclude il vice sindaco, «potranno partecipare tutte le società impianti di Cortina e d'Europa, magari in raggruppamenti di impresa con i progettisti. Essendo prevista anche la futura gestione dell'impianto, il nostro augurio è che partecipino le società impiantistiche di Cortina, magari unite insieme».
Alessandra Segafreddo
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