Via all’Ex Tempore: gli scultori del legno al lavoro in centro

Trenta artisti per la trentesima edizione della rassegna Domenica premiazioni e presentazione di un libro
GIAN PAOLO PERONA- perona- belluno- presentazione ex tempore
GIAN PAOLO PERONA- perona- belluno- presentazione ex tempore

BELLUNO. Trenta artisti per la trentesima edizione dell’Ex Tempore di scultura su legno. Un traguardo importante per una delle manifestazioni più amate del capoluogo e non solo. E non a caso il Consorzio Belluno Centro Storico, che organizza il simposio, ha voluto pensare a qualcosa di speciale. «Innanzitutto abbiamo raddoppiato il numero di scultori rispetto agli scorsi anni, invitandone ben 30», evidenzia il presidente Massimo Simionato.

Insomma, una vera e propria “reunion” tra artisti, bellunesi e non solo, che hanno fatto la storia dell’Ex Tempore, con qualche new entry. Ecco i loro nomi: Giorgio Benedetti, Angelo Bettoni, Silvano Ferretti, Paolo Figar, Inma Garcia Arribas, Andrea Gaspari, Arianna Gasperina, Mario Iral, Luca Lisot, Beppino Lorenzet, Franco Maschio, Max Solinas, Roberto Merotto, Albino Mezzacasa, Angela Modotti, Luca Mommarelli, Paolo Moro, Agostino Peruzzo, Pepi Pescollderungg, Mario Scalco, Dialma Seno Martello, Matthias Sieff, Leonardo Tramontin, Dante Turchetto, Toni Venzo, Villi Bossi, Kurt Wierer, Gianluigi Zeni. Tutti nomi già conosciuti, a cui si aggiungono due giovani, Barry Bona e Jessica Ielpo, al loro debutto nel simposio bellunese.

Gli artisti sono al lavoro da ieri pomeriggio, come da tradizione, nelle vie e nelle piazze del centro storico, dove saranno impegnati fino alla giornata di sabato. «Non è stato facile fare una selezione», sottolinea Max Capraro del Consorzio, «e, nostro malgrado, abbiamo dovuto lasciare “a casa” qualcuno. Il trentennale è un momento di particolare solennità. E per celebrarlo non solo abbiamo raddoppiato il numero di partecipanti, ma è stata realizzata una “divisa”, consegnata a tutti gli artisti, e si è deciso per ogni postazione di lavoro di eliminare le transenne metalliche, sostituendole con paletti in legno, più gradevoli esteticamente e più funzionali».

Per i 30 anni il Consorzio ha anche pensato a un volume fotografico, una sorta di “albo d’oro” delle edizioni dell’Ex Tempore, che sarà presentato domenica, alle 16.30 al Teatro comunale, nel corso della cerimonia di assegnazione dei premi “Giuria”, “Stampa bellunese”, “Fidapa” (assegnato all’opera più significativa con tema “Dall’inferno verso la speranza: l’esodo e le madri coraggio”) e “Resilienza” (di cui si occuperà una giuria specifica per premiare un’opera ispirata al mondo della disabilità). Da lunedì prossimo fino al 15 novembre le opere saranno esposte al Cubo di Palazzo Crepadona (lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato 10-12.30 e 15-19, mercoledì e domenica 10-19) e potranno essere votate per l’assegnazione dei premi “Città di Belluno” e “Bambini”.

«Possiamo dire di essere arrivati a 30 anni con grande orgoglio», mette in risalto Simionato, «anche perché non sempre è stato facile, vista la carenza di risorse (raddoppiare quest’anno è stato possibile grazie a fondi arrivati dal bando per la rivitalizzazione dei centri storici, che ha visto come capofila l’Ascom, ndr)».

«L’Ex Tempore è una tradizione che in città non può mancare e che i bellunesi attendono con ansia», fa presente l’assessore Biagio Giannone. «Un periodo in cui la città si anima e nel quale si crea un’atmosfera che fa sentire tutti “a casa”».

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