Via all’iter delle varianti verdi per riclassificare i terreni
PIEVE DI CADORE. Il sindaco di Pieve di Cadore ha avviato la procedura per realizzare le varianti “verdi” al Piano degli interventi, attraverso la riclassificazione delle aree edificabili, come indicato nell’elaborato dell’architetto Raimondi, adottato all’unanimità dal consiglio comunale il 30 ottobre.
Il Piano degli interventi – o Piano del sindaco – è lo strumento urbanistico attuativo del Pat, il Piano di assetto del territorio.
«Il Piano degli interventi tiene conto quali sono le linee del Pat: quindi grande attenzione all’ambiente», spiega il vicesindaco Maria Giovanna Coletti. «Con questo strumento urbanistico sarà anche possibile trovare degli accordi con privati, anche se il fine sarà sempre quello di migliorare il patrimonio comunale. Il piano degli interventi adottato dovrà infatti essere incardinato su una potenziale collaborazione tra pubblico e privato. Dovrà, inoltre, essere gestito in funzione di un rinnovato sviluppo del territorio, intervenendo in maniera mirata sulla riconversione degli edifici industriali, turistici ed in materia di recupero del patrimonio storico. Il Piano adottato è il frutto di molti mesi di lavoro da parte dell’architetto Raimondi e dell’intero ufficio tecnico comunale. Avevamo tutti un obiettivo: consumare meno territorio possibile per lasciare in eredità ai nostri successori un ambiente vivibile. Posso dire che ci siamo riusciti perché, partendo dal vecchio Piano regolatore generale degli anni ’70, con questo elaborato risparmieremo oltre 109.000 metri quadrati di territorio che nel vecchio piano erano edificabili».
«Nella fase di elaborazione del Piano sono stati numerosi i cittadini che avendo nel vecchio Prg delle aree fabbricabili hanno chiesto di eliminare questa classificazione», spiega Coletti, «anche perché così pagheranno meno tasse sui terreni che sono stati declassati ad agricoli. Una operazione che ogni cittadino potrà fare nei primi tre mesi di ogni anno».
La procedura avviata dal sindaco Ciotti è dunque l’applicazione di questa operazione annuale ed ogni cittadino proprietario di terreni edificabili sui quali pensa di non edificare può presentare la richiesta di declassificazione, per renderlo “inedificabile”. Le domande vanno presentate in municipio entro 60 giorni dall’avvio della procedura (partita il 18 febbraio).
Vittore Doro
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