Via Col Cavalier cede: la strada per Castion chiusa tre settimane
L’intervento sarà affidato dall’Unione montana entro ottobre. Via Castelet l’alternativa anche per i mezzi Dolomitibus
BELLUNO. Saranno affidati a fine settembre i lavori per la messa in sicurezza di via Col Cavalier. Nel tratto precedente all’incrocio con via Castelet, infatti, si è verificato un cedimento della sede stradale che va rimessa in sesto al più presto. Il progetto, così come lo sarà l’affidamento dei lavori, è stato curato dall’Unione montana Belluno - Ponte nelle Alpi, mentre il costo di 120 mila euro è ripartito a metà con il Comune di Belluno.
«Si tratta della strada principale che porta a Castion e al Nevegal», spiega l’assessore ai lavori pubblici, Biagio Giannone, «quindi i lavori creeranno inevitabilmente dei disagi, perché la strada dovrà essere chiusa dalla rotonda di via Montegrappa al curvone all’incrocio con via Castelet. Proprio questa strada che sale dall’Anconetta rappresenterà la viabilità alternativa».
I lavori avranno una durata abbastanza contenuta, poco più di due settimane se non ci saranno intoppi, ma ci sono alcune variabili ancora da definire. In questi giorni si terrà la Conferenza dei servizi, mentre l’Unione montana ha già emesso la manifestazione di interesse per cercare una ditta disponibile ad eseguire le opere prima possibile per ridurre i disagi.
L’intervento strutturale lungo la strada per Castion richiede anche una rivisitazione dei percorsi e forse anche degli orari del servizio di trasporto pubblico.
L’Unione montana ha già avuto un primo incontro con Dolomitibus che si è detta disponibile a modificare il la linea per il Castionese, ma non si è ancora arrivati a definire il tutto. Se per gli automobilisti che arrivano da Ponte nelle Alpi esiste la possibilità di utilizzare la stretta via Pedecastello, infatti, per gli autobus via Castelet è davvero l’unica strada utile e anche in questo caso si tratta di una via di dimensioni abbastanza ridotte.
«Considerando l’importanza di via Col Cavalier, speravamo che i lavori si riuscissero ad effettuare durante i mesi estivi, con le scuole chiuse e minori volumi di traffico», prosegue l’assessore Giannone, «ma non è stato possibile. Fortunatamente c’è una viabilità alternativa e i tempi saranno più rapidi possibili, ma qualche disagio sarà inevitabile».
Ora si tratta di attendere la risposta delle imprese alla manifestazione di interesse dell’Unione montana, passaggio non banale in un periodo in cui la maggior parte delle ditte sta lavorando a pieno ritmo nei cantieri edilizi. Negli ultimi mesi si è anche aggiunto il problema dei costi che sono lievitati a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime.I.a.
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