Via dell’Anta abbandonata è preda di topi e zanzare

Dagli ex campi da tennis alla vegetazione troppo rigogliosa, una residente segnala molteplici situazioni di degrado: «Tante promesse ma niente di fatto»

BELLUNO. L’area ex Bardin parla da sè. Ma appena dietro ci sono gli ex campi da tennis. Invasi dall’erba, con un edificio abbandonato che il proprietario dell’area aveva pensato di trasformare in una gelateria. Ma al momento nulla si muove, in via dell’Anta. Tranne i topi. Dalle zone degradate che si affacciano sull’Ardo salgono insetti, l’umidità fa proliferare le zanzare, e i residenti sono stanchi. «Ci sentiamo presi in giro», racconta Aurora Gianeselli.

La donna abita da trent’anni in via dell’Anta ed è stata testimone dell’evoluzione di questa parte della città. «Non era così qualche anno fa», continua. «Quasi ci vergogniamo ad abitare qui». Il quartiere è trascurato e la donna porta molti esempi per dimostrarlo. «La vegetazione lungo l’Ardo è cresciuta talmente tanto che fra un po’ arriverà sopra al ponte che c’è vicino alla rotonda del supermercato. E da lì sale ogni tipo di animale: ci sono topi, ragni, per non parlare delle zanzare».

Vicino al ponte un tempo c’erano un paio di campi da tennis, dove si sono divertiti a giocare i ragazzi dell’epoca. Da anni sono in disuso ma il progetto per recuperare la zona non è mai decollato. «So che è privata, ma sembra impossibile che il Comune non possa proprio fare niente per sistemarla. Almeno si tirasse via tutto e si facesse una bella pulizia, così non si può proprio vedere». Anche perché, ricorda Aurora Gianeselli, «questa è la prima immagine che si ha della città entrandovi. Proprio una bella immagine».

Entrando nel cuore del quartiere si arriva al parco Marianna. Realizzato dai volontari della frazione e sempre mantenuto in ordine dagli stessi residenti, avrebbe bisogno di una sistemazione di cui non possono occuparsi i cittadini: «I giochi sono stati fatti in legno, ma hanno diversi anni e alcuni sono marci», continua la donna. «Andrebbero sostituiti. Avevamo chiesto al Comune che venisse a tagliare l’erba ed è stato fatto, ma si sono dimenticati della siepe. E ormai si vedono le pantegane che camminano sui muretti».

È una situazione di abbandono e degrado, quella che viene descritta da Aurora Gianeselli. «E siamo stanchi. Ci sono state fatte tante promesse dal Comune, ma non sono state rispettate. Avevamo chiesto di fare una pensilina alla fermata dell’autobus: niente. Da tempo chiediamo che venga messo un dissuasore di velocità davanti al parco Marianna perché le macchine corrono in maniera esagerata e lì ci vanno a giocare i bambini: niente. Noi qui ci sentiamo abbandonati, eppure siamo cittadini anche noi. Borgo Pra’ non era così qualche anno fa, la situazione è andata peggiorando negli ultimi anni ma siamo arrivati al punto di provare vergogna».

L’auspicio è che si riporti il decoro nella frazione: «E che vengano rispettate le promesse fatte negli anni», conclude la signora Gianeselli.

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