«Via gli alberi vicini alle linee elettriche»

Cortina. Le società di impianti segnalano preoccupati il caso di un tronco già finito sui cavi e sollecitano controlli a tappeto
Stefano Illing
Stefano Illing

CORTINA. Gli impiantisti chiedono all'Enel di intervenire sugli alberi appoggiati ai fili elettrici. Ieri mattina Stefano Illing (ad della Lagazuoi Spa), Marco Zardini (presidente Impianti Averau Srl) e Alberico Zardini (presidente Ista) hanno inviato una lettera all'Enel e, per conoscenza, a Prefetto, sindaco di Cortina e stampa. Con tanto di foto, gli impiantisti segnalano un albero appoggiato ai cavi dell'Enel in località Cianzopè, nel bosco che costeggia la Ss48 delle Dolomiti, dopo Vervei, sulla strada per il Falzarego.

«Un nostro dipendente ha notato un albero caduto sulla linea elettrica», spiega Illing, «e l'ha fotografato. Pertanto abbiamo immediatamente segnalato al cosa all'Enel chiedendo un intervento in quanto è evidente la situazione di potenziale pericolo di interruzione della linea stessa. Questa linea alimenta i rifugi e gli impianti funiviari dell’area sciabile Cinque Torri, Col Gallina e Lagazuoi per un totale di 12 aziende. Memori delle incredibili vicende dello scorso inverno conseguenti alla mancanza di manutenzione preventiva lungo le linee di alimentazione elettrica, e dei rilevantissimi disagi e danni economici derivati, ci siamo permessi di sollecitare l’immediato intervento per l’ispezione dell’intera linea e il ripristino delle condizioni di sicurezza del servizio. Abbiamo ricordato che gli impianti a fune svolgono un servizio di trasporto pubblico in concessione per turisti provenienti dalle aree sciabili di tutto il sistema Superski Dolomiti e che l’eventuale interruzione dell’alimentazione elettrica sull’intera area sciabile può causare oggettive situazioni di pericolo per la difficoltà di evacuazione degli sciatori provenienti dalle aree sciabili confinanti. In tale situazione si potrebbe avere un accumulo di migliaia di sciatori il cui allontanamento sarebbe impossibile con i mezzi delle società concessionarie e quindi con l'obbligo di intervento della Protezione civile. La nostra preoccupazione è che l'albero sfondi la linea e causi un interruzione. Non sappiamo poi», continua Illing, «se c'è solo questo albero che crea pericoli o se ce ne sono altri. Abbiamo dunque chiesto un controllo su tutta la linea. E' importante che venga monitorata tutta quella che sta nei boschi. Le piante attorno alle linee vanno tagliate. La fragilità del sistema presuppone un controllo costante. Io non dico che il controllo non ci sia stato, perché non sappiamo quando è caduto l'albero, ma sollecitiamo che ce ne siano altri e possibilmente che vengano fatti lavori definitivi con il taglio dei tronchi vicini alle linee elettriche. Non possiamo pensare di affrontare un inverno senza che ci sia una manutenzione preventiva all'impianto dei cavi Enel. Abbiamo pertanto chiesto l'intervento dell'Enel e ci auguriamo venga eseguito al più presto».

Alessandra Segafreddo

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