Via gli ascensori, ecco la funicolare

L’amministrazione pronta a rivoluzionare l’accesso meccanizzato al colle, l’alternativa costa un milione e mezzo ma c’è l’incognita dei tempi
FELTRE.
Una funicolare al posto degli ascensori. E’ questa la carta a sorpresa della giunta Vaccari, pronta a rivoluzionare il progetto per l’accesso meccanizzato al centro storico. La grande opera che Brambilla ha lasciato in eredità rischia di essere azzerata o quantomeno dimezzata nell’anno che resta a disposizione del comune per spendere i fondi concessi dall’Unione europea.


La soluzione alternativa al contestatissimo progetto degli ascensori si chiama funicolare automatica. Ne esistono già tante, in giro per l’Europa, l’ultima - e la più simile a quella che sarebbe costruita a Feltre - è stata inaugurata nel settembre scorso a Lubiana. Ma ce ne sono due anche a Osimo.


Il progetto preliminare è già sulla scrivania di Vaccari che nei prossimi giorni dovrebbe fare un blitz in Slovenia con alcuni progettisti per valutarne di persona l’efficienza e l’impatto visivo.


Il percorso.
La funicolare feltrina partirebbe dal bosco Drio le rive, viale Marconi, farebbe una sosta intermedia al palaghiaccio e avrebbe il suo capolinea al castello di Alboino. Un percorso di 124 metri su un dislivello di 44, con un’inclinazione di 22 gradi. La cabina trasparente (con apertura automatica) percorrerebbe la distanza in 41 secondi, correndo su due binari alla velocità di tre metri al secondo e trasportando da un minimo di 22 persone ad un massimo di 40, senza conduttore.


L’impianto.
Una cabina-motore a monte, un’altra a valle con le pulegge sulle quali scorrono le corde che muovono l’impianto. E una fermata al palaghiaccio, con pensilina. L’impianto sarebbe tutto qui, con in più i pilastri, alti circa un metro, su cui poggiano le rotaie.


I costi.
La funicolare da sola costa fra gli 850 mila e il milione di euro, con le opere civili e le stazioni si arriva al milione e mezzo, progettazione inclusa. Molto meno degli ascensori. E decisamente meno anche rispetto alla somma a disposizione del comune: quasi 3 milioni ricevuti dalla Regione (fondi europei) e un milione e 80 mila euro di fondi propri.


I tempi.
Una delle grandi incognite. Per non perdere il finanziamento, il comune deve rendicontare la spesa alla Regione entro il 30 giugno 2008. Ma in municipio hanno già fatto i conti: partendo subito, ci vorrebbero due mesi per la progettazione esecutiva (che può essere affidata alla stessa impresa che realizza l’impianto), altri due mesi per le autorizzazioni della Soprintendenza. E sei mesi - da gennaio in poi - per la costruzione dell’impianto (garantiti dall’impresa costruttrice).


I vantaggi.
Più degli ascensori, la funicolare avrebbe una valenza turistica (obiettivo previsto esplicitamente dall’Unione europea all’atto della concessione dei fondi): sia perché consente di ammirare il paesaggio delle vette feltrine, sia perché dai parcheggi di Pra’ del Moro porta direttamente al Castello. Quest’ultimo, poi, potrebbe essere recuperato e sfruttato come spazio espositivo. Rispetto agli ascensori, poi, l’impianto è totalmente amovibile. Ha un maggior impatto estetico ma un minor impatto “fisico” sul colle.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi