Via gli autobus dal liston ma c’è da rettificare una curva

BELLUNO. L’obiettivo è ambizioso: allargare la piazza. Oggi fra il liston e i giardini c’è una strada, adibita al solo passaggio di autobus e taxi. Massaro valuta fin dal suo primo mandato di...
BELLUNO. L’obiettivo è ambizioso: allargare la piazza. Oggi fra il liston e i giardini c’è una strada, adibita al solo passaggio di autobus e taxi. Massaro valuta fin dal suo primo mandato di renderla pedonale, per guadagnare spazio per le manifestazioni che vengono organizzate in centro storico, ma per riuscirci bisogna prima trovare una soluzione per gli autobus. Che attraversano la piazza proprio lungo quella strada.


Da anni si parla di spostarli, facendoli transitare dietro ai giardini pubblici, e quella che finora è sempre rimasta un’idea potrebbe assumere contorni più concreti nei prossimi mesi. Massaro ne ha già parlato con Dolomitibus e tornerà a farlo. «Vanno risolte alcune criticità di natura tecnica», spiega il sindaco. «Gli autobus non riescono a girare per immettersi sulla strada dietro ai giardini. Ma con mezzi più piccoli, che sarebbero anche compatibili con il nostro progetto dei bus a chiamata, il problema potrebbe essere risolto». Basterebbe rettificare la curva, eliminando parte del marciapiede e magari un paio di posti auto, e i bus potrebbero svoltare.


«In questo modo potremmo recuperare tutto il liston, compresa la traversa centrale, per le manifestazioni», continua. «Insieme alla copertura dello spazio davanti a Porta Dante, ricaveremmo un’area davvero ampia per iniziative culturali, teatrali, per concerti e quant’altro».


E i giardini? In campagna elettorale alcuni candidati proponevano di tagliare alcune piante, diventate troppo rigogliose negli anni. La giunta Massaro, per ora, non sta pensando a metter mano alle motoseghe. «La nostra priorità, al momento, è valutare lo stato di salute di tutti gli alberi presenti sul nostro territorio», spiega Massaro. «Il meteo è cambiato e assistiamo ad eventi sempre più violenti che ci devono far riflettere. La tromba d’aria che ha distrutto il parco Emilio, qualche tempo fa, è suonato come un campanello d’allarme per noi. Riteniamo opportuno cominciare a rivedere le alberature esistenti».


Non si tratta di eliminarle, ma di sostituirle: «Tutti noi vogliamo una città verde, ma questo verde va distribuito in maniera intelligente», conclude il sindaco. «Ci faremo aiutare dai carabinieri forestali o dai servizi forestali regionali per capire quali alberi sarebbe opportuno sostituire per ragioni di sicurezza». Non si parla solo delle piante che potrebbero cadere per il vento, e che potrebbero essere sostituite con alberature diverse o più giovani, ma anche di ridurre, in città, la presenza delle piante che producono pollini fortemente allergenici. Il lavoro richiederà tempo, i giardini dovranno attendere.
(a.f.)


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