Via il mercato da piazza Piloni e via Ostilio
BELLUNO. I commercianti del centro in fermento. Per contrastare la crisi che stanno vivendo tanti esercizi commerciali di Belluno, è partita, su iniziativa di alcuni negozianti di via Psaro, una raccolta firme a supporto di alcune che loro stessi definiscono «“migliorie”, indispensabili per cercare di rivitalizzare il centro», come scrivono nel documento che accompagna la sottoscrizione. Una sottoscrizione che segue, a distanza di circa un mese, una riunione con il primo cittadino che a detta di tutti è finita «con una chiusura su tutti i fronti da parte dell’amministrazione comunale».
Le richieste al Comune. La prima richiesta riguarda lo spostamento del mercato settimanale da piazza Piloni-via Ostilio a piazza dei Martiri. «Visto il calo vertiginoso delle presenze, è necessario raggruppare il mercato in piazza dei Martiri, per non avere più un mercato a singhiozzo, recuperando così la fruibilità degli stalli del parcheggio in piazza Piloni», si legge nel documento. A cui si aggiunge, quindi, la necessità di «approntare in quest’ultima piazza, come già previsto per piazza Duomo, un numero limitato (5-10 al massimo) di stalli con i primi 30 minuti gratuiti». Inoltre, i commercianti chiedono che «sia sospeso il pagamento dei parcheggi del centro storico dalle 18 di tutti i giorni lavorativi». Infine, «visto il progetto di riqualificazione dell’illuminazione degli edifici storici già in programma, «chiediamo di rivedere quello di altre zone o vie pericolosamente “ombrose”. Sicuramente, se venissero accolte tutte queste proposte, pian piano, come cittadini vedremmo rinascere la vita e il gusto all’incontro e allo “struscio” sul Liston, luogo storicamente simbolico della nostra piazza».
I commenti. L’iniziativa dei commercianti di via Psaro è nata spontaneamente qualche giorno fa, molti negozi del centro hanno aderito acconsentendo di raccogliere le firme a sostegno del documento, tanto che sono diverse centinaia ormai le adesioni da parte della popolazione. «Via Psaro versa ormai in una situazione di agonia, sta morendo a poco a poco», dicono i negozianti. «E per contrastare questa tendenza, che ci preoccupa non poco, abbiamo pensato di lanciare questa raccolta firme che si concluderà alla fine di maggio. Quello che vogliamo», ribadiscono con forza, «è che si ripristini in piazza dei Martiri la viabilità degli anni Ottanta, quando si poteva fare il giro della piazza in auto. Crediamo che non sia una nota di demerito per nessuno se un’amministrazione torna indietro nel tempo, se questo è quanto richiede la situazione attuale».
Molti si chiedono come mai i bar del centro dalle 18 in poi non siano pieni come altri nelle frazioni limitrofe di Baldenich o di Cavarzano. «Come là non ci sono parcheggi a pagamento, così anche noi vogliamo pari trattamento, altrimenti così non si può andare avanti», dice anche il neo presidente del Consorzio centro storico, Christian Marchetti.
La cosa certa è che così non si può continuare. «Che venissero quelli dell’amministrazione a vedere», dice anche Pippo Costanzo, «come è piazza delle Erbe o dei Martiri dalle 15 alle 19 ogni giorno. C’è la desolazione, tanto che cresce l’erba tra un cubetto di porfido e l’altro. Queste cose», ribadisce il titolare del negozio di abbigliamento, «erano state chieste ancora dal 2003, ma sono rimaste lettera morta».
L’idea di cambiare la collocazione del mercato non piace, invece, al presidente della Consulta Ascom, Andrea Dal Pont. «Dove si farebbero passare gli autobus? Come Consulta non vedo la necessità di spostare il mercato perché significa bloccare le strade ogni sabato». (p.d.a.)
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