Via libera al collettore tra Meli e Bribano

Sedico. Approvato il progetto che migliorerà il sistema fognario di Sedico Lavori anche all’impianto di depurazione di Oselete, in funzione entro il 2024

SEDICO . La conferenza dei servizi ha detto sì alla realizzazione del collettore fognario Meli-Bribano, in comune di Sedico. Il progetto è inserito nel programma degli interventi approvato dal Consiglio di bacino Dolomiti Bellunesi e fa parte del piano di Bim Gsp per migliorare le situazioni critiche in diverse zone della provincia. A Sedico di tratta di dismettere l’impianto di depurazione di Meli, ormai obsoleto, anche dal punto di vista tecnologico. Saranno poi realizzati il collegamento con Bribano e l’impianto di Oselete, per depurare tutti i reflui che arrivano anche a Meli.

Il parere favorevole al progetto è arrivato dall’area tecnica del Comune, dalla direzione difesa del suolo della Regione Veneto, dal dipartimento di prevenzione dell’Usl 1 Dolomiti, dalla Soprintendenza e da Bim Infrastrutture. La Provincia di Belluno ha dichiarato di non aver competenza in materia, evidenziando però come «la realizzazione del nuovo collettore fognario sarà funzionale all’allacciamento dell’utenza servita al depuratore di Oselete». L’importo economico dei lavoro è consistente: si parla di un milione e 600 mila euro. Il collettore rappresenta il primo stralcio, per 570 mila euro. Verranno realizzati 1.600 metri di condotta, il cui diametro andrà a misurare 300 millimetri. Parte del tracciato del collettore si interseca con il percorso delle Antiche Rogge e i lavori, per evitare di sovrapporsi a quelli per la ciclabile, sono stati anticipati: andranno in appalto entro la fine del 2018, come comunicato di recente da Bim Gsp. Il cantiere verrà chiuso nel 2019.

Il secondo stralcio dei lavori riguarderà l’impianto di Oselete che, secondo i piani del Bim, entrerà in esercizio nel giro di qualche anno e comunque entro il 2024.

«Si tratta di interventi importanti, che ormai sono necessari da anni», commenta Stefano Deon, sindaco di Sedico, «non a caso ci siamo messi in moto da tempo per sollecitare l’avvio di tutte le pratiche necessarie». La conferenza dei servizi, pur approvando il progetto, ha fissato delle prescrizioni: in caso di attraversamento di strade comunali, dovranno essere previsti i rappezzi definitivi su tutta la larghezza della sede stradale, o su una fascia di almeno 5 metri, e sarà necessario verificare che la capacità residua dell’impianto di Oselete sia adeguata al nuovo conferimento, sia in termini di portata idraulica che di carico inquinante. Al fine di evitare erosioni del suolo o ristagni, oltre che per salvaguardare la zona da eventuali dissesti, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti per lo smaltimento delle acque piovane e di quelle intercettate con la realizzazione delle opere.

Martina Reolon

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