Via libera all’accordo per l’acquedotto

LAMON. Maggioranza e minoranza brindano con un bicchiere d’acqua alla salute e prosperità di Arina. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità ieri sera lo schema di convenzione per la...

LAMON. Maggioranza e minoranza brindano con un bicchiere d’acqua alla salute e prosperità di Arina. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità ieri sera lo schema di convenzione per la gestione del nuovo acquedotto interregionale Trentino-Veneto nel tratto di collegamento tra Castello Tesino e Lamon.

È l’ultimo atto di una partita iniziata nel 2007 dall’intesa firmata per i fondi di confine allora denominati Dellai-Galan, ma che affonda le radici nel secolare problema dell’approvvigionamento idrico della frazione geograficamente più proiettata verso il Trentino.

Nessuna protesta ieri a margine della seduta in aula da parte della trentina di proprietari di abitazioni a ridosso del confine che nei giorni scorsi hanno contestato la mancanza del collegamento alla rete idrica e favorevoli al documento anche i gruppi di opposizione. C’è il Comune di Castel Tesino che cede l’acqua (3,2 litri al secondo), Lamon che ne usufruisce e Bim Gsp che gestirà l’impianto nella parte bellunese, allacciato alla vasca di Baia da cui parte una derivazione con quattro serbatoi, una dorsale principale e la linea di distribuzione. Questi i soggetti coinvolti, con Lamon che è proprietario della sua parte di acquedotto.

«Siamo andati ad arricchire il patrimonio comunale», sottolinea il sindaco Vania Malacarne, che mette l’accento sull’importanza dell’opera: «È l’Abc infrastrutturale, alla base dell’insediamento e premessa di sviluppo dell’area, che senza l’acqua sarebbe impensabile». Se poi ci si aggiunge la viabilità – visto che nel pacchetto rientra anche l’asfaltatura della strada tra Celado e Arina – si tratta di due servizi fondamentali per la sopravvivenza di un paese colpito dallo spopolamento.

Voltando pagina, ma restando in tema idrico, quando si parla di acqua è sempre meglio vederci chiaro e allora i gruppi di minoranza "Uniti per Lamon" e "Uniti per il territorio" hanno presentato una domanda d’attualità in merito all’emergenza idrica. Bim Gsp sta cercando le perdite sulle tubature e sta intervenendo, ha risposto il sindaco. Quanto alle acque di “Saline 2” e la possibilità di recuperale, il discorso è complesso e legato da una parte alle verifiche necessarie sui parametri igienico-sanitari (da fare nel tempo e in diverse condizioni, d’inverno e d’estate) e dall’altra sull’autorizzazione di concessione che dovrebbe dare il Demanio.

Raffaele Scottini

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