Via libera dal Cipe a oltre 350 milioni di euro per strade, ferrovie, frana del Tessina e sanità

Molte opere riguardano l’accesso a Cortina in vista di Mondiali e Olimpiadi, ma c’è anche la galleria di Coltrondo



Il Cipe ha sbloccato 265 milioni e 800 mila euro di interventi nel Bellunese.

Si tratta di risorse per l’elettrificazione della linea ferroviaria tra Montebelluna e Belluno, per la viabilità di Cortina 2021, per l’adeguamento antisismico dell’ospedale di Belluno e per interventi di messa in sicurezza della frana del Tessina a Lamosano. Sono opere in programma da tempo, debitamente finanziate, ma che solo ieri hanno visto lo sblocco degli importi e quindi la possibilità di essere immediatamente cantierabili.

Ma poi ci sono i fondi per la galleria di Coltrondo, per la viabilità sulla 51 bis e sulla 52 Carnica, oltre ad altre opere sull’Alemagna verso Cortina. La cifra sale a centinaia di milioni di euro, oltre 350 milioni di euro.

«Il Governo – commenta il presidente Luca Zaia – pronuncia dei sì che significano futuro e progresso. Impegni che si potranno mantenere, su progetti storici, ma anche su partite recenti e recentissime come i Mondiali 2021 e le Olimpiadi invernali 2026».

ELETTRIFICAZIONE

Nei primi giorni di settembre si concluderà la manutenzione straordinaria nella tratta ferroviaria tra Montebelluna, Feltre e Belluno. I 130 milioni “sbottigliati” ieri serviranno per il cantiere che scatterà la prossima estate per l’elettrificazione di tutta la linea.

Cantiere che si concluderà, come ha riferito recentemente l’assessore Elisa De Berti, entro il 2022, mentre quello sul versante opposto, da Conegliano a Ponte nelle Alpi, terminerà il prossimo anno. Il cosiddetto “anello basso delle Dolomiti” si completerà con l’elettrificazione del tratto ferroviario tra Montebelluna e Treviso.

Federico D’Incà, del Movimento 5 Stelle, ha fatto sapere di aver parlato con l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, e con il presidente delle Ferrovie dello Stato, Gianluigi Vittorio Castelli, per farsi rassicurare che si procederà con l’elettrificazione della linea per Calalzo, il collegamento tra Feltre e Primolano e quello tra Calalzo, Cortina e la Val Pusteria.

«Siamo in attesa – ha precisato D’Incà – di conoscere gli studi di fattibilità della Regione che ha potuto contare anche su risorse aggiuntive dei Fondi di Confine».

L’assessore De Berti ha confermato che gli studi saranno pronti entro fine anno. Ovviamente si tratta di trovare i finanziamenti per le opere future.

CORTINA 2021

Il presidente Zaia evidenzia, tra i capitoli sbloccati dal Cipe, il “Piano per Cortina”, riguardante i Mondiali 2021 e le Olimpiadi 2026. Si tratta di uno stanziamento – precisa Zaia – contenuto nel Contratto di Programma 2016 - 2020 tra Mit e Anas, relativo al 2018 e al 2019. Le opere sono già in corso e riguardano – specifica l’assessore De Berti – il miglioramento della Statale 51 per quanto concerne l’accesso all’abitato di Cortina e il piano straordinario relativo. Inoltre – precisa sempre De Berti – c’è la galleria di Coltrondo, in Comune di Santo Stefano di Cadore, nonché tutta una serie di interventi sulla 51 bis del Cadore e la 52 Carnica.

Prendendo atto di questo sblocco, il parlamentare D’Incà pone un ulteriore obiettivo: «Dobbiamo ottenere la variante di Longarone con la costruzione della bretella di collegamento da Pian di Vedoia fino a Castellavazzo. Una bretella che potrebbe avere un costo superiore ai 200 milioni di euro, ma che rappresenta il progetto più importante per il Bellunese in vista delle prossime Olimpiadi».

Inoltre – suggerisce Roger De Menech del Pd – si tratta di completare la grande viabilità statale dall’uscita dell’A27 fino a Feltre e, sempre dall’autostrada, fino all’Agordino, con il passaggio della città di Belluno.

Anche De Menech pone il tema di Longarone e del completamento di tutte le varianti, sempre ai fini delle Olimpiadi. Insomma – sottolinea De Menech – non basta accontentarsi.

OSPEDALE DI BELLUNO

Il Cipe stanzia anche i 35 milioni necessari all’adeguamento antisismico dell’ospedale di Belluno.

Si tratta di uno dei 12 progetti – specifica l’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin – che avevamo inserito come priorità con una delibera di Giunta regionale e che avevano avuto già l’assenso della Conferenza Stato-Regioni a maggio.

FRANA DI LAMOSANO

Per quanto riguarda la frana del Tessina, a Lamosano, in Comune di Chies d’Alpago, è pari ad 800 mila euro la somma stanziata dal Cipe.

Quella più generale per il Veneto, relativamente alla mitigazione del rischio idrogeologico, è di circa 30 milioni di euro.

«Sono 34 interventi in tutta la regione – spiega l’assessore Gianpaolo Bottacin - dieci dei cantieri previsti possono partire subito, mentre il resto dei lavori sarà avviato entro fine anno. Il Bellunese usufruisce in maniera minore di questo stanziamento perché tante opere rientrano nei piani di ripristino dopo gli eventi eccezionali dell’autunno 2018». —


 

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