Viabilità e affari in centro a Feltre: «No alla chiusura sette giorni su sette»
FELTRE. Viabilità e affari, ognuno tra i commercianti di largo Castaldi e via XXXI Ottobre la vede alla propria maniera, ma su un elemento tutti concordano: la chiusura definitiva, sette giorni su sette, sarebbe un colpo mortale. Sono trascorsi ormai alcuni mesi da quando l'amministrazione comunale ha avviato la sperimentazione con l'istituzione del senso unico in direzione ponte Tezze - via Garibaldi abbinando la chiusura totale i sabati e le domeniche. La bella stazione, il caldo, le iniziative del gruppo “masagente” in via XXXI Ottobre, hanno creato quel po' di movimento che ci voleva per placare le proteste. Ma sono stati sufficienti i tre giorni di brutto tempo della scorsa settimana per fare capire cosa aspetta i commercianti nelle giornate infrasettimanali.
«Era un deserto, se penso che ci aspettano mesi come novembre e gennaio c'è da preoccuparsi», dicono alcuni, stavolta più ritrosi a metterci la faccia. «Ma solo perché stiamo facendo alcune valutazioni e ci sarà un momento più opportuno per uscire allo scoperto».
Chi non si fa grossi problemi è Roberto Marchet della Torrefazione. La zona che ruota attorno al locale e all'edicola sembra quella ad avere subito i contraccolpi maggiori: «L'accoppiata caffè giornale era un classico per molti», spiega il barista. «Lasciavano l'auto quei due, tre minuti utili per comperare il quotidiano e bersi un caffè. Quei clienti li ho perduti praticamente tutti, ormai si sono abituati ad andare al buffet della stazione. Ci salviamo come le mattinate di mercato, ma già adesso nel corso della settimana, si fanno pomeriggi con pochissimi clienti». A conferma di quanto dichiarato dal titolare della Torrefazione, nella vicina edicola gestita da Mario e Caterina Curto il calo degli incassi viene quantificato attorno al 20 per cento.
La linea sulla quale non mollare, a questo punto, è evitare una chiusura definitiva del centro, che secondo il piano dell'amministrazione comunale dovrebbe essere il punto d'arrivo che ha portato alla riorganizzazione generale della viabilità con l'installazione di fioriere, paletti, pista clclabile e segnaletica varia. Anche chi non ha subito ripercussioni sostanziali sul monte incassi si augura che non si vada oltre: «Chiudere il sabato e la domenica nei mesi caldi va benissimo, sono scettica sugli altri periodi, figuriamoci una chiusura generalizzata», afferma la titolare del negozio Virus.
La frammentazione tra gli stessi commercianti, poi, non aiuta. Da una parte c'è il gruppo “masagente”, partito in sordina con quattro, cinque aderenti di via XXXI Ottobre che ha iniziato ad allestire iniziative come quella di ieri pomeriggio, e che nel giro di pochi mesi si è ritrovato ad avere una quarantina di attività commerciali aderenti. Il risultato, certamente apprezzabile, sembra però avere svuotato la capacità di Feltre Eventi, che sta raccogliendo le adesioni in vista del Natale, mentre masagente il suo programma lo ha già presentato. La precedente gestione di Feltre Eventi, con a capo Nicola Rech coadiuvato da Miriam Dall'Est, era riuscita, seppur tra notevoli difficoltà, a tenere coagulato il tessuto commerciale del centro, gettando le basi per una collaborazione con il Centro Le Torri di via Vignigole e riconsegnando un bilancio in ordine. Ora la situazione sembra più difficile da gestire. Le prossime settimane diranno cosa l'attuale dirigenza di Feltre Eventi riuscirà ad estrarre dal cilindro. (r.c.)
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