Viabilità, tornano i pass per residentiRoccon sbotta: «Troppe spese, Cortina ci aiuti»

Al termine del vertice sulla viabilità, tenutosi in Prefettura, si è confermato il disegno tracciato la scorsa estate con l’introduzione dei pass. Il modello è stato esteso anche a Soverzene. Si tratta di una misura che di fatto chiude la viabilità interna ai furbetti del rientro ogni domenica e festivo dalle 16 alle 20
BELLUNO.
Qualcuno si sente “becco e bastonato”, altri semplicemente chiedono più garanzie sui controlli ai varchi. Ma se quella emersa ieri pomeriggio in Prefettura durante il tavolo sulla viabilità non è una provocazione, poco ci manca. Alcuni sindaci della vallata longaronese hanno chiamato in causa i colleghi dell’Alto Bellunese, chiedendo loro un aiuto.


Il principio è semplice: i comuni della vallata non possono pagare da soli i disagi del traffico, di cui invece beneficiano le realtà del Cadore e dell’Ampezzano, Cortina in primis. A dirlo senza tanti giri di parole è il sindaco di Castellavazzo, Franco Roccon: «Cortina mandi i suoi uomini a presidiare gli accessi. Non possiamo permetterci di pagare anche gli straordinari ai nostri vigili».


I comuni della vallata si contano sulle dita di una mano. Soverzene è consorziata con Ospitale: entrambi possono contare su un solo vigile. Castellavazzo, dal canto suo, si appoggia ai tre agenti di Longarone. Ma i conti non tornano comunque. A sottolinearlo, pur non entrando in polemica, è il sindaco di Soverzene Alessandro Savi: «I comuni che beneficiano di quel traffico dovrebbero aiutarci. Mi rendo conto che non sono tempi facili per nessuno, ma noi non abbiamo nemmeno un albergo». Entra a piedi uniti Roccon: «Oltre all’isolamento e al disagio dei nostri residenti, non possiamo pagare anche gli straordinari ai vigili. Va bene becchi, ma non bastonati».


Altro problema, quello dell’affidamento del servizio di controllo: «Ai varchi servono pubblici ufficiali e i volontari di protezione civile non possono avere questa qualifica», sottolinea Roccon. Con il tavolo di ieri, si è di fatto confermato il disegno tracciato la scorsa estate con l’introduzione dei pass. Anzi, il modello è stato esteso anche a Soverzene, dove peraltro un’ordinanza esiste già. Si tratta di una misura - emanata nel 2007 - che di fatto chiude la viabilità interna ai furbetti del rientro ogni domenica e festivo dalle 16 alle 20. «Nonostante il pass, l’ordinanza resta valida», avverte il primo cittadino. E sempre da Soverzene ieri pomeriggio è arrivata un’importante apertura.


Sulle strade comunali - e quindi sulla viabilità alternativa alla statale - potranno circolare i residenti di tutti e quattro gli altri comuni. In pratica, chi da Provagna vorrà sbucare a Soverzene potrà farlo. «Abbiamo dato la nostra disponibilità per la viabilità interna. Non penso avremo ripercussioni o disagi. Il traffico dei residenti è limitato», commenta Savi. I picchi sono attesi per la prima decade di gennaio (il 3, il 6 e il 10), mentre per Perarolo si studiano delle eccezioni. Dopo il tavolo, il sindaco Svaluto Ferro si è intrattenuto con i tecnici di palazzo: «Vogliamo garantire libero accesso al paese senza chiudere lo svincolo di Caralte». Una sperimentazione è attesa una volta concluse le festività: «Abbiamo fatto un’esplicita richiesta alla Prefettura. Per noi è importante che il nostro comune sia raggiungibile e non isolato».

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