Viabilità, via alla nuova Veneto Strade con Anas
La Provincia cede il 5% delle quote alla Regione che concluderà l’accordo Approvata anche la scissione di Dolomiti Bus in vista della gara per il 30%
BELLUNO. La Provincia di Belluno riduce la sua partecipazione in Veneto Strade. Lo ha deliberato ieri, all’unanimità, il consiglio di Palazzo Piloni, accogliendo così l’appello della Regione, che intende trasformare la società, con l’ingresso di Anas. La Provincia di Belluno deteneva, come le altre Province venete, una quota del 7,14%, ma per concludere la trattativa con Anas, la Regione vuole passare dal 30 al 71% delle quote e questo le impone di acquistare le altre partecipazioni. Rovigo, Verona e Vicenza hanno già dato il via libera alla cessione delle loro quote e così hanno fatto tre delle quattro società autostradali socie (tutte con il 5%). Le quote bellunesi, dunque diventano fondamentali per concludere l’iter voluto dalla Regione. Palazzo Piloni venderà il 5% delle quote, scendendo al 2,14% e incasserà circa 260 mila euro, come stabilito dalla perizia redatta dalla società Praxi spa, che ha valutato Veneto Strade in 5 milioni e 180 mila euro circa. «Vogliamo assicurare il percorso per il bene della società, dei lavoratori e della gestione delle strade», ha spiegato il presidente della Provincia Roberto Padrin, aggiungendo che Palazzo Piloni manterrà una quota (2,14%).
Nel frattempo è arrivata da Anas la richiesta di sclassificazione delle strade e la Provincia ha indicato circa 100 chilometri che torneranno ad essere statali. Al termine del riassetto di Veneto Strade, tutta la viabilità bellunese verrà gestita dalla società e rimane in piedi, fino al 2025, la convenzione che costringe la Provincia a versare 15 milioni di euro all’anno a Veneto Strade, soldi che ogni anno diventano sempre più difficili da reperire, mettendo ciclicamente a rischio la manutenzione delle strade bellunesi.
La delibera è stata integrata con un emendamento richiesto dalla consigliera Renata Dal Farra, con il quale si rafforza il concetto di fondo, cioè la gestione in capo a Veneto Strade dell’intera viabilità bellunese.
L’altra novità di giornata, in consiglio provinciale, riguarda Dolomiti Bus. La società che si occupa del trasporto pubblico locale deve andare a gara per individuare un nuovo socio privato, che affiancherà la Provincia (60,5%) e i due soci privati già esistenti: Auto Guidovie spa (29,5%) e Mattioli Federico (10%). L’indirizzo dato dall’assemblea dei sindaci prevede la scissione di DolomitBus in due società: Immobiliare Bolomiti Bus srl, dove confluiranno tutte le proprietà immobiliari della società, e Dolomiti Bus servizi, che gestirà il trasporto pubblico vero e proprio. La delibera approvata ieri prevede anche modifiche allo statuto. Dopo la scissione, che diventerà effettiva con l’assemblea dei soci convocata per martedì, si procederà ad un aumento del capitale sociale per una quota del 30% che andrà a gara. Il futuro assetto prevede che la Provincia di Belluno avrà il 42,35% delle quote, Auto Guidovie e Mattioli insieme il 27,65% e il socio che verrà scelto con la gara il 30%. La Provincia dovrà scegliere il nome del presidente di Dolomiti Bus servizi e dell’amministratore unico di Immobiliare Dolomiti Bus, mentre i soci privati nomineranno rispettivamente l’amministratore delegato e il sindaco. La gara verrà indetta entro fine anno.
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