Viaggiava su un’auto con targa tedesca: multa e sequestro
VALLE. Le nuove norme del Decreto sicurezza colpiscono anche a Venas, frazione di Valle.. Domenica alla famiglia Colle è stata posta sotto sequestro la macchina con targa tedesca.
I Colle, come altre famiglie del Cadore, sono emigranti in Germania, hanno la doppia residenza, e in Germania, svolgono l’attività di gelatieri. Dal 4 dicembre è entrata in vigore la nuova legge che vieta a chi ha stabilito la residenza in Italia da più di 60 giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero. Il rischio è di pagare una multa che vola fino ad un massimo di 2.848 euro, accompagnata dal fermo amministrativo del mezzo con 180 giorni di tempo per mettersi in regola, pena la confisca. Dominica pomeriggio Flavio Colle era con l’auto del figlio Adriano a Lozzo. È stato fermato dai Carabinieri che, visto che l’auto aveva targa tedesca, gliela hanno messa sotto sequestro. Gli uomini dell’Arma hanno scortato Colle sino a Venas, dove l’uomo ha potuto parcheggiare l’auto in garage, con uno stop al bancomat, perché la multa andava pagata subito: 498,70 euro. Ora i Colle dovranno effettuare la pratica di dissequestro. Adriano titolare dell’auto, è iscritto all’Aire, e non avrà problemi a tornare a lavorare in Germania.
Ma sono numerosissimi coloro che lavorano in Germania 7 o 8 mesi l’anno e che negli altri tornano in Cadore dai loro cari. Questi lavoratori non hanno le caratteristiche per essere iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero.
Secondo la legge, per essere iscritti a questo elenco, bisogna trascorrere almeno 12 mesi consecutivi all’estero, cosa che non accade nella maggior parte dei casi. L’auto viene sequestrata se è di proprietà, ma non se si circola con un mezzo in leasing o a noleggio a lungo termine in corso con società non italiane o comodato di un’impresa estera a un suo dipendente o collaboratore residente in Italia. «La vicenda ci ha molto turbato», ammettono i Colle, «avevamo sentito della nuova normativa ma, avendo la doppia residenza, pensavamo di essere a posto. Noi paghiamo tasse, assicurazioni e tutto quello che serve, come tantissimi altri emigranti. Purtroppo lo Stato italiano non riconosce la doppia residenza, ma solo quella italiana. e quindi non possiamo circolare con un’auto con targa straniera, sebbene la Germania faccia parte dell’Unione europea». —
Alessandra Segafredo
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