Videopoker manomessi con un software illegale
FELTRE. Quando i carabinieri sono entrati per caso al Break Bar del Cucagas al Casonetto si sono innervositi e hanno cominciato a confabulare tra loro. I militari della Compagnia di Feltre, passati semplicemente nell'ambito del normale lavoro di controllo del territorio, hanno notato il loro strano atteggiamento e hanno avviato un controllo sfociato nel sequestro di oltre mille euro e di alcune apparecchiature elettroniche ora inviate in laboratorio per verificarne il funzionamento.
Potrebbero essere finiti seriamente nei guai tre cinesi che giovedì mattina avrebbero ottenuto vincite illecite dai due videopoker installati nel locale al Casonetto annesso al Cucagas. Il condizionale resta d'obbligo fino a quando i laboratori informatici dell'Arma non avranno analizzato le apparecchiature sequestrate ai tre orientali, volti noti nei locali del Feltrino per la loro passione per le slot machine. Solo che loro, a differenza dei comuni mortali che perdono nella maggior parte dei casi, escono dal bar di turno quasi sempre con le tasche piene di soldi. È solo questione di fortuna con gli occhi a mandorla o c’è dell’altro?
I carabinieri sospettano che i tre cinesi si siano avvalsi di uno speciale programma, abilmente camuffato nell'iphone o in altri piccoli dispositivi portatili in grado di interagire con il software della slot machine, alterandone il funzionamento mediante un'interferenza che manda in tilt il cervello elettronico dell'apparecchiatura facendogli aumentare in modo esponenziale le probabilità di vincita grazie alle combinazioni di bonus più favorevoli e “pagando” così il giocatore in modo fraudolento con somme che talvolta svuotano letteralmente il videopoker di turno.
Testimone dell'accaduto il titolare del distributore Cucagas, Giacomo Ferro: «I tre cinesi individuati dai carabinieri erano già stati qui al Break Bar e avevano già ottenuto vincite cospicue. Non so esattamente cosa abbiano scoperto i carabinieri, ma in effetti mi sono sempre chiesto come facessero a vincere ogni volta che venivano qui mentre gli altri clienti vincono solo ogni tanto. Personalmente non ho notato nulla di irregolare, ma quando gli uomini della pattuglia sono entrati nel bar ho notato che si sono subito innervositi».
Il caso di Feltre è solo l'ultimo di una serie che si sta rapidamente allungando percorrendo tutto lo Stivale e sono proprio i cinesi a essersi specializzati in questa truffa che li vede svuotare i videopoker di bar e sale slot proprio grazie a questi apparecchi capaci di mandare fuori giri la memoria delle slot machine. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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