Vigo di Cadore: le spese legali non le pagherà il Comune
Saranno gli ex amministratori (processati ed assolti) a scucire i soldi per le maxi parcelle
Un lungo contenzioso civile che si trascina da anni riguarda il Comune di Vigo
VIGO DI CADORE. I giudici del tribunale civile di Venezia e Padova hanno dato ragione al Comune di Vigo: le maxi-parcelle del processo per abuso d'ufficio che coinvolse un intero consiglio comunale, conclusosi con un'assoluzione generale, se le dovranno pagare di tasca propria gli ex amministratori. La decisione ha avuto l'effetto di una doccia scozzese per gli ex amministratori e l'ex sindaco Silvano D'Andrea e di una boccata d'ossigeno per le casse del Comune cadorino sulle quali, dal 20 aprile 2005, giorno della sentenza d'assoluzione, pendeva, come una spada di Damocle, lo spettro di un conto da circa 200.000 euro (interessi e rivalutazioni esclusi). Una vicenda che provocò parecchie polemiche. Innescate, in primis, dall'ex primo cittadino che, a sentenza definitiva (la procura non presentò ricorso in Corte d'Appello), nel settembre 2005, non mancò di polemizzare con gli esponenti della minoranza, che promossero l'inchiesta penale, e in bar e locali pubblici appese comunicati e volantini in cui faceva sapere quanto il processo sarebbe costato al contribuente. Già, perché gli imputati assolti, in quanto ex amministratori del paese, avevano da subito sostenuto che non dovevano essere loro a sborsare agli avvocati la consistente cifra delle parcelle. Semmai lo doveva fare il Comune di Vigo in quanto non erano stati processati come privati cittadini ma come amministratori pubblici. Il Comune di Vigo di Cadore, che nel frattempo aveva cambiato assetto consiliare, aveva chiesto una consulenza all'avvocato Vincenzo Pellegrini del foro di Treviso (studio Barel-Malvestio) il quale, in un parere di 22 pagine, sostenne che le parcelle dovevano essere ridimensionate e che soprattutto a pagare dovevano essere gli ex amministratori del paese di tasca loro. Risultato: nuova causa, stavolta in sede civile. Davanti ai giudici di Venezia per l'avvocato mestrino che difese cinque ex amministratori (l'ex sindaco Silvano D'Andrea, Moreno Zanetto, Elio Da Rin Bettina, Mario Da Rin De Barbera e Danilo De Martin) e davanti a quelli di Padova per l'avvocato che difese un altro consigliere (Gianmario Martini). Gli ex amministratori contro il Comune di Vigo. Un tutti contro tutti per stabilire chi dovesse pagare le spese legali del processo penale. Le sentenze sono arrivate in successione. Prima quella dei giudici della terza sezione civile del tribunale di Venezia che hanno deciso che la parcella da 159.000 euro del legale veneziano la dovranno pagare di tasca propria i cinque ex amministratori. Pochi giorni fa anche i giudici del tribunale civile della città del Santo, in linea coi colleghi veneziani, hanno stabilito che il consigliere difeso dal legale patavino dovrà sborsare lui i soldi. Inutile dire che la vicenda non finisce qui. Stando a quanto s'è appreso la sentenza dei giudici del tribunale civile di Venezia è già stata impugnata davanti alla Corte d'Appello. Gli ex amministratori non s'arrendono: le loro parcelle le deve pagare il Comune di Vigo. Motivazioni della sentenza di assoluzione alla mano, gli ex amministratori processati e poi assolti sottolineano come i giudici stabilirono che loro perseguirono soltanto l'interesse pubblico. Intanto, però, le parcelle dei loro legali continuano a lievitare.
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