Villa Alessandra sarà trasformata in un condominio
Comune e parrocchia pronti a breve a firmare l’accordo. La seconda pagherà 1,2 milioni di euro e cederà dei terreni
CORTINA. Comune e parrocchia pronti a firmare l’accordo per concludere l’annosa questione relativa a Villa Alessandra. L’ex pensione, di proprietà della parrocchia, sita in via Roma, alle porte del paese, chiusa da decenni e in totale degrado, sarà trasformata in un condominio con vari appartamenti. Il Comune garantirà, infatti, il cambio di destinazione d’uso da ricettivo a residenziale. Per ottenere il cambio la parrocchia verserà un contributo di un milione e 217 mila euro e garantirà al Comune alcuni terreni per un valore complessivo di 329 mila euro. Nel prossimo consiglio comunale, convocato per mercoledì alle 17, sarà approvato lo schema di accordo procedimentale tra la parrocchia e il Comune. Dopo il voto consiliare l’accordo sarà firmato dal sindaco Gianpietro Ghedina e da don Ivano Brambilla e poi seguirà un’altra delibera di giunta.
Le intenzioni della parrocchia sono poi quelle di vendere l’immobile a un privato che ne realizzerà appartamenti. Con i proventi della vendita, oltre a monetizzare il Comune, saranno effettuati interventi sull’asilo Frenademtz, sia interni che esterni alla struttura. «Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a chiudere questa vicenda», spiega il sindaco Ghedina, «dalla quale la comunità trarrà numerosi benefici. Innanzitutto l’edificio che oggi è in condizioni di abbandono tornerà a nuova vita. Il Comune poi incasserà delle risorse che saranno investite per il territorio e la parrocchia stessa porterà avanti iniziative per la comunità».
Il piano di recupero integrato (Piruea) di villa Alessandra, fu inserito nel 2003 nel piano regolatore, ma poi non fu mai concretizzato. Della questione si iniziò a discutere nel febbraio del 2011, quando la parrocchia inoltrò in Comune la richiesta di portare avanti il Piruea. La giunta Franceschi approvò il piano e fu votato anche in consiglio comunale. Poi l’iter procedurale si interruppe. Erano, infatti, emersi dei problemi tecnici per la parrocchia, con i privati proprietari dei terreni confinanti l’immobile. Le questioni legate ai confini sono state poi sistemate con una variante al piano regolatore che ha previsto la riperimetrazione dei terreni. «L’accordo era stato sospeso per problematiche interne alla Parrocchia», continua il sindaco Ghedina, «tra maggio e giugno scorsi il commissario straordinario Carlo De Rogatis aveva ripreso in mano la questione. Sono stati aggiornati i parametri e il beneficio pubblico del Comune è stato stabilito in 1.547.000 euro. Il criterio generale prevede, infatti, che per i cambi di destinazione l’ente pubblico debba avere il 60% dell’utile complessivo dell’operazione che ammonta 2 milioni di euro. Pertanto abbiamo deciso che 1.217.000 euro sia monetizzato ed entri nelle casse comunali e 329 mila euro siano terreni che la parrocchia cede al Comune. Alcuni lotti, come quelli a Cima ai prati, ci serviranno per realizzare la partenza del nuovo impianto che collegherà Pocol alle Cinque Torri. Altri li avremo in disponibilità per eventuali permute con le Regole d’Ampezzo. Si chiude», conclude Ghedina, «un’operazione importante che dà benefici a tutti».
Alessandra Segafreddo
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