Villa Montalban, ordinata la chiusura

Secondo una perizia tecnica la struttura non sarebbe più agibile nè sicura. Previsto lo sgombero delle associazioni

BELLUNO. Villa Montaban chiude. Lo ha deciso il sindaco ieri con una ordinanza con cui decreta la inagibilità della struttura e ne ordina lo sgombero da parte di tutte le associazioni sportive o meno che lì hanno trovato in questi anni ospitalità.

La decisione è arrivata in seguito alla perizia tecnica commissionata dall’amministrazione comunale che ha evidenziato al terzo piano del corpo principale, vale a dire nel sottotetto, problemi di tenuta statica tanto da non permettere utilizzi abitativi. Questo significa che l’associazione Coro Minimo Bellunese che occupa questa parte della villa dovrà sgomberare. Lo stesso dicasi per le altre due associazioni che trovavano posto nell’immobile, entrambe costrette a trovare un’altra sistemazione per la scarsa tenuta della copertura degli alloggi occupati.

Per quanto riguarda la società di rugby la questione è tutta da individuare nel tetto della palestra: «È in situazione precaria a causa delle numerose infiltrazioni d’acqua. Inoltre alcune parti del controsoffitto sottostante non risultano sicure e quindi necessitano di un intervento. Travature e controsoffitti degradati anche nell’ala est del palazzo occupato dal gruppo Oltrardo, spazi dove in alcune parti i controsoffitti sono già crollati», si legge nella perizia.

Il sindaco Jacopo Massaro, però, rassicura: «Le associazioni sono già state avvisate dei problemi qualche tempo fa tanto che il Coro Minimo si è già trasferito al Faro di Cavarzano, al gruppo Oltrardo presto troveremo una sistemazione, mentre per il rugby stiamo provvedendo a realizzare una struttura a fianco degli spogliatoi». Il futuro della villa resta incerto. Cosa ne farà l’amministrazione comunale è tutto da decidere. «La villa necessita di un intervento, ma operare in questi palazzi è anche molto costoso. Attualmente stiamo lavorando per sistemare altri palazzi per creare degli spazi nuovi alle associazioni bellunesi», precisa Massaro che prosegue: «Stiamo facendo una ricognizione tra i beni immobili comunali per capire dove intervenire. Sicuramente tra villa Montalban e le scuole Gabelli, non avremo dubbi sulla priorità». (p.d.a.)

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