Villaga, disposto lo studio idrogeologico

Le frane che hanno interessato la frazione influiranno sul Piano degli interventi, in cima alla lista c’è anche Mugnai
Il nuovo consiglio comunale di feltre
Il nuovo consiglio comunale di feltre

FELTRE. Non ci si può più permettere di pianificare insediamenti urbanistici senza aver prima calcolato le ripercussioni delle nuove costruzioni. È così per Mugnai, alle prese con gli allagamenti e dove è stato realizzato uno studio idrogeologico che servirà fare anche per Villaga, dove in più di un'occasione è emersa la fragilità del territorio franato con le ultime ondate di maltempo.

Mentre l'amministrazione si sta preparando alla seconda assemblea pubblica a Mugnai nel giro di poche settimane per portare all'attenzione del paese il Piano degli interventi (Pi) rivisto alla luce dell'indagine, in agenda ci sono anche le visite in frazione per impostare i nuovi Pi di Villaga- Tomo-Sanzan e Arson-Lasen, che sono in scadenza e vanno riapprovati (durano cinque anni e sono stati i primi ad essere approvati).

«Andremo a fare un incontro, ma non prima di fine gennaio-inizio febbraio, per raccogliere i pareri sullo stati di attuazione dei due Piani degli interventi prima di elaborare i nuovi», dice l'assessore all'urbanistica e pianificazione del territorio Luciano Perco. «C'è stata pochissima richiesta edificatoria in quelle aree e le previsioni erano già modeste di per sé, quindi dovrebbero essere rielaborazioni relativamente semplici.

Quello che presenta i problemi maggiori è il Pi di Villaga-Tomo-Sanzan perché richiede l'elaborazione di uno studio idrogeologico piuttosto complesso vista la fragilità dell'area soprattutto a Villaga», spiega Luciano Perco. «L'attenzione andrà incentrata molto su questo aspetto», sottolinea l'assessore, che mette l'accento sull'importanza dell'interconnessione «tra pianificazione urbanistica e studio del territorio dal punto di vista geologico, sismico e idraulico».

Prima però tocca ancora a Mugnai. L'amministrazione infatti tornerà in frazione entro metà gennaio (presumibilmente il 14) per portare all'attenzione del paese il Pi da approvare poi in consiglio prima della fine del mese. Sarà l'occasione per entrare nei dettagli delle edificazioni inserite nel Piano, dal quale viene eliminata una delle tre grandi lottizzazioni previste con una riduzione di 15 mila metri cubi, mentre le altre vengono vincolate alla realizzazione di una dorsale per intercettare le acque (si spera che se ne occupi il Genio Civile), a cui chi andrà a costruire dovrà allacciarsi, e di una vasca di laminazione (dovrebbe finanziarla il Comune trovando 200 mila euro).

Per questo l'amministrazione è alla ricerca della via più snella, più adatta e potenzialmente più proficua da proporre a Mugnai e con cui andare alla ricerca di fondi per gli interventi utili a risolvere il problema degli allagamenti: si pensa a un consorzio di bonifica, a un accordo di programma o qualche altra forma di sinergia pubblico-privato.

Raffaele Scottini

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