Villette a Stella Maris e un condominio nell’area del Boscariz

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Il complesso edilizio è in avanzato stato di degrado, oggetto anche di incursioni abusive di giovani che hanno tagliato la recinzione vicino al cancello e sfondato alcune porte d’ingresso, con un rischio quindi per la sicurezza. E allora l’ipotesi potrebbe essere di demolire lo stabile fatiscente e vandalizzato dell’ex colonia di Stella Maris con le sue lamiere accartocciate sul tetto, per fare spazio a una decina di abitazioni nuove di zecca, rilanciando la residezialità in un’area di pregio. Rimarrebbe poi del volume urbanistico a disposizione, perché la volumetria che non viene sfruttata verrebbe trasferire altrove, in particolare al Boscariz, dove realizzare un condominio.
È questa l’idea sul tavolo della mediazione tra il curatore fallimentare e il Comune, dopo che le aste giudiziarie che si sono succedute negli anni non hanno smosso l’interesse di nessuno. Tutto da decidere, naturalmente, perché cosa si potrà fare in quello stabile lo deciderà il Piano degli interventi. Intanto però si sta preparando il terreno, in termini di pianificazione urbanistica, per cambiare la destinazione d’uso dell’edificio di Stella Maris in modo da dare un ventaglio più ampio di possibilità di utilizzo di quell’area a un potenziale investitore.
Ieri è stata approvata in consiglio comunale la variante al Pat (Piano di assetto del territorio), che di per sé riguarda un tecnicismo – perché si tratta della trasposizione di un perimetro dall’Ato (Ambito territoriale omogeneo) numero 7 all’Ato 9, oggetto della redazione del Piano degli interventi – ma il significato gli verrà dato dopo.
I consiglieri ne hanno discusso in aula dopo aver lasciato spazio in apertura al comitato Respira Feltre, che si è presentato a sorpresa in municipio per distribuire un volantino sulla questione delle contestate emissioni dello stabilimento Hydro.
NUOVA SPERANZA PER STELLA MARIS
L’amministrazione sta redigendo la variante al Piano degli interventi che interessa l’intero ambito urbano del centro cittadino e che ridefinisce lo sviluppo futuro del tessuto edificato, dei servizi, della mobilità e della rete verde ed ecologica. In questo rientra adesso il complesso di Stella Maris. Il consigliere di centrodestra Ennio Trento teme però un allungamento dei tempi dell’approvazione del Piano degli interventi della città: «Si appesantisce l’iter, perché l’area di Stella Maris ha un grado di tutela ambientale più alto. Non vorrei che questa variazione possa allungare l’istruttoria».
Il sindaco Perenzin lo ha rassicurato, ma la minoranza è rimasta scettica, evidenziandolo al voto con cinque astenuti (Balen, Debortoli, Capuano, Forlin e Vettoretto) e Trento contrario. Dalla parte della maggioranza, il consigliere Giovanni Pelosio parla di una modifica «in ottica di rigenerazione urbana, in una zona di pregio che darà la possibilità ai cittadini di riappropriarsi di quell’area». Per Mauro Fantinel, «invece di continuare a dire che bisognerebbe fare qualcosa, adesso stiamo facendo qualcosa».
comitato respira feltre
Un gruppo di componenti del comitato ha atteso i consiglieri all’ingresso della sala consiliare per consegnare loro un volantino nel quale è stata ribadita la preoccupazione per lo stallo delle trattative tra Comune e Hydro sulla questione dei controlli delle emissioni dello storico stabilimento in via Monte Grappa. Il referente, Davide De Martini Bonan, è stato poi ammesso a parlare a inizio seduta. La richiesta è quella di incontrare quanto prima l’amministrazione per assere aggiornati sulla questione. —
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