Viola il domicilio e lo spinge ma alla fine viene prosciolta

AGORDINO. Si lasciano e tornano insieme. Comprensibile il disagio, nel vedersi in tribunale, con lei che era accusata di violazione di domicilio e lesioni. Z.P. è stata prosciolta dal giudice...
AGORDINO. Si lasciano e tornano insieme. Comprensibile il disagio, nel vedersi in tribunale, con lei che era accusata di violazione di domicilio e lesioni. Z.P. è stata prosciolta dal giudice Berletti per la particolare tenuità del fatto, dopo che il pubblico ministero Gulli aveva chiesto quattro mesi di reclusione, ritenendo provate entrambe le accuse. Nel frattempo, l’uomo aveva ritirato la querela e si trattava di discutere sull’esistenza o meno dell’aggravante contestata.


La parte offesa ha raccontato per primo cosa sarebbe successo in un giorno di novembre del 2012. La futura imputata gli è entrata in casa, dove si trovava con la figlia e nel corso di una colluttazione l’ha spinto, facendolo sbattere da qualche parte. È stata lei stessa a chiamare i carabinieri, che poi hanno raccolto la denuncia della controparte.


Il suo esame da parte del difensore Fioraso è avvenuto tra le lacrime: il portone le era stato aperto, sull’uscio di casa c’era la chiave, ma quella sua permanenza nell’appartamento contro la volontà dell’ex convivente le è costata la prima imputazione. La spinta ha fatto il resto, ma di sicuro la bambina avrebbe voluto andare via con lei. Il procedimento penale si è concluso con una sentenza di proscioglimento.
(g.s.)


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