Violenza contro le donne apre lo sportello in città
BELLUNO. Un punto di ascolto, di supporto, di aiuto. Le donne vittime di violenza hanno una possibilità in più per uscire dalla spirale di soprusi e ricostruirsi una vita. Ha infatti aperto in questi giorni lo sportello cittadino di BellunoDonna, il primo nel capoluogo. Si trova in via del Piave, in uno degli uffici del Centro servizi per il volontariato, e sarà aperto due giorni alla settimana: una mattina dedicata all’ascolto telefonico e ai colloqui individuali su appuntamento (martedì dalle 10 alle 12) e un pomeriggio di apertura al pubblico e di ascolto telefonico (giovedì dalle 14.30 alle 17.30). Il numero di telefono è 393-3981577.
Il nuovo sportello è stato aperto grazie al supporto del Comune, che ha partecipato al bando regionale dedicato all’apertura di nuovi centri antiviolenza sul territorio, ottenendo un finanziamento di 26.500 euro. «Associazioni come BellunoDonna garantiscono servizi fondamentali, che le istituzioni non riescono ad erogare, e vanno sostenute», spiega l’assessore Valentina Tomasi. «Va sottolineato che la Regione su questo fronte è sempre impegnata, ma con tanti, piccoli bandi: i centri antiviolenza sono ormai realtà riconosciute, e il prossimo passo deve essere quello di rendere strutturali questi contributi per garantire a queste realtà volontaristiche la certezza di fondi per le attività».
Che uno sportello di questo tipo fosse necessario in città è dimostrato dai risultati raggiunti a Feltre: in soli dieci mesi sono già 28 le donne che si sono rivolte allo sportello. Segno, questo, dell’importanza di un presidio territoriale. Lo sportello cittadino si avvale esclusivamente di personale femminile, adeguatamente formato sul tema della violenza di genere, e questa scelta permetterà di sostenere l’avvio di un nuovo gruppo di lavoro che dovrà interfacciarsi e integrarsi con il gruppo di operatrici del settore accoglienza, ospitalità e orientamento al lavoro già attivo nella sede di BellunoDonna.
«Quando si parla di BellunoDonna pensiamo solo all’assistenza», sottolinea la Tomasi. «Ma dietro c’è un mondo di attività, dalla formazione delle operatrici e delle volontarie alla mappatura dei territori per individuarne i bisogni, fino alla rendicontazione dei progetti finanziati. Impegnarsi in tutto questo, a titolo di volontariato, significa crederci davvero».
BellunoDonna è presente anche a Ponte nelle Alpi, dove ha la sua sede centrale (telefono 0437-981577), contattabile il mercoledì dalle 15 alle 19, il giovedì (anche accesso diretto) e il venerdì dalle 10 alle 12, e a Feltre (0439-88518), dove le donne possono recarsi (o telefonare) il lunedì dalle 15 alle 19.
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