Violenze contro le donne l’orco è il partner o l’ex
BELLUNO. Se ti ricatta non è amore. Se danneggia le tue cose, se ti isola, ti intimidisce, ti offende e ti umilia, se ti controlla, ti segue, se ti telefona di continuo per insultarti, no, non è amore. Si chiama violenza. Che ha tante forme, ma che si può combattere. Dalla violenza si può uscire, ed è proprio per favorire l’emersione del fenomeno e sensibilizzare le donne sull’importanza della denuncia nei confronti del loro persecutore che ieri la Polizia è scesa in piazza. In tutti i capoluoghi italiani è andata in scena la campagna nazionale “Questo non è amore”. In piazza dei Martiri è stato allestito un gazebo di fronte al quale alcuni agenti, coordinati dal dirigente dell’Anticrimine Enrico Tarquinio Ricci, hanno offerto informazioni e incontrato la popolazione. Con un messaggio preciso: «Denunciate».
Qualche risultato è stato ottenuto, negli ultimi anni. I dati a livello nazionale dicono che a fronte di una diminuzione dei delitti in genere, le segnalazioni all’autorità giudiziaria nei confronti di presunti autori di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti in famiglia registrano, nel 2017, un aumento di oltre otto punti percentuali. Le donne hanno iniziato a denunciare.
Un dato rilevante è quello sulla nazionalità degli autori (presunti, perché si tratta di denunce alle quali segue l’attività di indagine) di questi reati: nel 76,88% dei casi si tratta di italiani. E il loro numero è in crescita, rispetto a quello degli stranieri, se si confrontano i numeri (la fotografia è scattata a livello nazionale) del 2016 e del 2017. Nel caso delle violenze sessuali, gli autori sono nel 61,37% italiani e la percentuale è stabile da alcuni anni.
Nella maggior parte dei casi a perpetrare la violenza è il partner o l’ex. Ed è proprio nei confronti di questi ultimi che la Polizia avverte le donne: nel caso in cui ci sia stata una separazione, o sia stato interrotto un fidanzamento e l’ex partner abbia avuto un comportamento persecutorio, non bisogna mai accettare “l’ultimo appuntamento”. Richiesto per un chiarimento, per recuperare qualche indumento a casa, per motivi banali. Ma il pericolo è dietro l’angolo, come raccontano tante, troppe, storie di donne rimaste vittime del loro aggressore proprio in queste occasioni.
Contro la violenza di genere la Polizia tende una mano alle donne. In Questura a Belluno c’è un nucleo formato da personale specializzato, sempre a disposizione per ascoltare le donne vittime di violenza, e per aiutarle. Si fa formazione anche nelle scuole, per combattere un fenomeno che ha radici profonde. Il lavoro è capillare, e iniziative come quella di ieri servono proprio per avvicinare le forze dell’ordine alle vittime.
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