Visite dei parenti nelle case di riposo senza bisogno di test sierologici
Paola Dall’Anese / belluno
Sono iniziate le visite dei familiari degli ospiti nelle case di riposo provinciali, anche se il test sierologico previsto dalle linee guida regionali, sono in pochi a farlo. Il rischio, infatti, è quello di trovarsi magari un falso positivo al coronavirus costretto alla quarantena in attesa del tampone. E sono poche le persone che sono disposte a correre questo rischio.
La situazione nelle rsa
Attualmente nelle strutture per anziani non autosufficienti in provincia sono 16 gli ospiti positivi su 2.154 e quattro gli operatori su 2.105. «Sono numeri veramente ridotti, per fortuna, in strutture che nei mesi scorsi avevano avuto importanti problemi», ha spiegato il direttore generale dell’Usl 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno precisando che «l’80% delle rsa è totalmente Covid free mentre sono sei soltanto, pari al 20%, quelle con uno o più casi di contagiati presenti».
Le visite a ponte nelle alpi
Sono iniziate la settimana scorsa alla casa di riposo di Ponte nelle Alpi le visite dei familiari ai loro cari ospitati nella rsa. Qui attualmente ci sono 58 anziani, tutti non autosufficienti su una capienza massima di 60 «ma due stanze le teniamo riservate per eventuali casi di positività», dice il direttore Daniele Galantin. «Gli incontri avvengono tramite una vetrata con il cellulare», precisa Galantin. «Abbiamo continuato a muoverci in questo modo, visto che non ci sono ancora certezze in merito al test sierologico rapido e in attesa di chiarimenti abbiamo preferito evitare contatti diretti. Le visite devono essere prenotate e ne abbiamo previste cinque a settimana tra mattina e pomeriggio. I familiari sono contenti e anche gli ospiti, visto che comunque il contatto di questo tipo non è mai stato interrotto in questi mesi. Per cui mentre gli ospiti possono uscire in giardino, le visite avvengono in una zona separata per evitare contatti», conclude Galantin.
La rsa di cortina
A Cortina c’è ancora un’ospite positivo al Covid, anche se un tampone è risultato negativo e si attende di farne un altro per avere la certezza di guarigione. Nel frattempo, come spiega l’amministratore unico, Paolo Stocco, «le visite tra familiari e ospiti abbiamo continuato a farle dal terrazzino della struttura. Se il familiare dovesse portare qualcosa al suo caro, sono gli operatori incaricati che lo portano direttamente all’ospite».
ad agordo
Visite su appuntamento anche alla struttura di Agordo gestita da Asca. «Gli incontri avvengono dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 17 per limitare al minimo il transito del visitatore negli spazi comuni ed evitare coincidenze con le attività quotidiane dei residenti e gli operatori», si legge nel regolamento predisposto per i familiari degli ospiti. «Per garantire la sicurezza la strutture ha messo in atto un sistema di valutazione per chi accede, che prevede l’effettuazione del test sierologico (quanti poi realmente si siano sottoposti all’esame non sappiamo), oltre alla misurazione della temperatura corporea e gli incontri avvengono soltanto negli spazi esterni della struttura e per un tempo massimo di 20 minuti tenendo la distanza di un metro e indossando la mascherina». Prevista anche la visita tramite una vetrata.
le rsa di Zoldo e Longarone
«Chi vuole affrontare il rischio del test sierologico e fare visita al proprio anziano in giardino lo può fare, ma finora tutti hanno preferito la modalità tramite vetrata», sottolinea il direttore delle case di riposo di Val di Zoldo e Longarone, Arrigo Boito. Ogni visita deve essere prenotata. «Se qualcuno volesse il test sierologico dovrebbe presentarsi venti minuti prima nella struttura, sottoporsi all’esame e se risultasse positivo si aprirebbe la procedura che lo vede in isolamento in attesa del tampone», precisa Boito che fa sapere di aver inviato a tutti i familiari degli ospiti una lettera con le indicazioni su come avvengono le visite.
a Belluno
Non procede al test sierologico nemmeno la rsa Gaggia Lante visto che la Regione dovrebbe ritenere, a breve, facoltativi questi esami. —
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