Vittime delle foibe, domani si inaugura il monumento

BELLUNO. Un cuore scavato nella roccia da cui spunta un fascio di luce. Dietro una vela in acciaio cor-ten che rappresenta le coste dell’Istria e dell’Italia. È un monito a non dimenticare quanto...

BELLUNO. Un cuore scavato nella roccia da cui spunta un fascio di luce. Dietro una vela in acciaio cor-ten che rappresenta le coste dell’Istria e dell’Italia. È un monito a non dimenticare quanto accadde settant'anni il monumento alle Vittime delle Foibe che è stato installato nei giardini della stazione e che sarà inaugurato domani alle 11.30.

Lo ha progettato Iller Pierobon, che ha voluto dar corpo a quello che era un sogno di don Carlo Onorini, ex parroco di Casso e storico cappellano della Casa circondariale di Baldenich. Pierobon ha donato il suo progetto al Comitato provinciale dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, presieduto da Giovanni Ghiglianovic, e dopo tanti mesi domani sarà inaugurato alla presenza delle autorità.

Alla cerimonia, organizzata da prefettura, Comune e associazione, parteciperanno il vice-prefetto vicario Carlo De Rogatis, il sindaco Massaro e il vescovo Andrich, che impartirà la benedizione.

Giunge così a conclusione un percorso avviato nel 2013. Il monumento “Dal buio alla luce” è composto da un monolite proveniente dall’Istria, nel quale è stato ricavato un cuore. Quel buco rappresenta le foibe, all’interno delle quali vennero gettati e uccisi moltissimi italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra. Il fascio di luce che lo attraversa, illuminandolo, rappresenta la verità su quel massacro, per tanti anni rimasto nascosto, e dà l’intitolazione al monumento. Dietro al monolite c’è una vela in cor-ten, con incisi i tratti delle coste istriana e italiana, accanto alcuni girasoli in ferro alti quasi due metri, opera di Bruno Corriani. Sotto, c’è un richiamo al salmo 88, che recita: “Mi hai gettato nella fossa profonda, nelle tenebre degli abissi”. (a.f.)

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