«Vogliamo un piano serio per il Nevegal»
BELLUNO. «Basta promesse». I villeggianti del Nevegal chiedono un piano serio per il futuro del Colle sul quale, tanti anni fa, hanno acquistato una casa in cui trascorrere le vacanze. Le risposte corrono sul doppio binario dello sviluppo del segmento sportivo nella stagione estiva (con il bike park che diventerà realtà la prossima primavera) e dell'ospitalità diffusa, che andrà a risolvere la carenza di posti letto.
Il futuro del Colle è stato disegnato nella tradizionale assemblea ferragostana degli Amici del Nevegal. Dal presidente dell'associazione, Ezio De Pra, sono piovute richieste precise all'amministrazione e all'Alpe del Nevegal: un punto informativo, un bancomat, cartine aggiornate dei sentieri, sfalci dei prati prima dell'inizio della stagione e non a luglio inoltrato, ma soprattutto «un coordinamento istituzionale che unisca e faccia comunicare le attività commerciali e ricettive del Colle».
Un Consorzio, per esempio, che c'era ma oggi non esiste più. Quell'eredità, ha risposto il sindaco Massaro, sarà raccolta da Adorable, il Consorzio che era stato lanciato con l'obiettivo di raccogliere tutti gli operatori della città, Nevegal compreso, e che dopo una fasi di stasi sta per essere rilanciato. «Adorable sarà la cabina di regia nella quale fare sintesi e pianificare la strategia turistica dell'intero comune di Belluno». Si vuole superare la logica del quartiere: Belluno dovrà essere vista come un prodotto unitario, da promuovere con tutte le sue peculiarità.
Il Piave, il centro storico, la valle dell'Ardo, le frazioni, il Nevegal. Colle che sarà rilanciato anche puntando sullo sport, di nicchia. Il direttore dell'Alpe Piero Casagrande ha ricordato il progetto per la costruzione del bike park, che permetterà di allestire tre percorsi per le mountain bike a partire dalla prossima primavera. «Rifaremo, come società, anche tutta la cartellonistica dei sentieri e delle piste, abbiamo chiesto un contributo alla Regione per sostenere la spesa», ha spiegato, ricordando che l'Alpe sta facendo la sua parte, «ma la società è un operatore, come ce ne sono molti sul Nevegal».
Che serva un'unione di forze e intenti è stato ribadito ieri pomeriggio. Servirà coesione anche per lanciare l'ospitalità diffusa. Proprio ieri c'è stata una riunione con i proprietari delle seconde case per presentare il progetto. «Abbiamo un'opportunità strategica importante per costruire un futuro per il Nevegal», ha detto Massaro. «Non possiamo continuare con un turismo mordi e fuggi, servono posti letto sul Colle ma costruire un nuovo albergo o riaprire quelli chiusi non è fattibile». Mentre si lavora per lanciare l'albergo diffuso, si ragiona sullo sport. Il Nevegal potrebbe diventare il paradiso delle discipline di nicchia: sci d'erba, orienteering, street boulder (Massaro pensa di proporre il Colle come palestra per gli allenamenti degli appassionati). «Attività che permetterebbero di ampliare l'offerta e allungare la stagione. Il Nevegal non si può reggere solo sullo sci e l'inverno». Che rimane, però, elemento fondamentale. Piero Casagrande ha anticipato che le tariffe degli skipass rimarranno invariate. Anche nell'inverno in arrivo non sarà riattivata la seggiovia del Col Canil, ma si lavorerà per allestire le piste dalla Coca al Toront.
Alessia Forzin
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