«Voglio ringraziare tutti per l’attività svolta»
CORTINA. «Sia pur con profondo rammarico mi corre l’obbligo di comunicarLe che la Società Istituto Codivilla Putti si è vista costretta ad avviare in data 29 marzo la procedura di licenziamento collettivo di tutti i suoi dipendenti». Inizia così la lettera di preavviso di licenziamento che ieri la direzione dell’Istituto Codivilla Putti, firmata dall’amministratore delegato Massimo Miraglia, ha inviato ai propri dipendenti, a 30 giorni dalla cessazione della sperimentazione, fissata nel termine inderogabile del 29 aprile.
Ancora un mese, quindi, e poi i dipendenti assunti dalla Giomi, come scritto nella lettera, «non dovranno più presentarsi in ospedale poiché lo stesso non sarà più nella materiale disponibilità della Società Istituto Codivilla Putti».
Non solo i dipendenti assunti a tempo indeterminato cesseranno il loro rapporto di lavoro con la Giomi, ma anche i numerosi liberi professionisti che collaborano con l’Istituto con un contratto di collaborazione che viene rinnovato anno per anno, tra cui vi è, tra le altre, anche la figura del direttore sanitario. La comunicazione di avviso di cessazione della sperimentazione è pervenuta a Massimo Miraglia il 9 marzo, a firma del direttore generale della Usl, Adriano Rasi Caldogno. Una comunicazione estremamente sintetica, poche righe in cui si ricorda che la sperimentazione gestionale cesserà il 29 aprile, con i riferimenti alle leggi regionali che si sono susseguite dal 2014 ad oggi in proposito. A tale comunicazione, Miraglia spiega nella lettera ai dipendenti che era stata inviata in data 16 marzo una richiesta di chiarimenti, soprattutto riguardo alle sorti legate al rapporto di lavoro tra la Società e i suoi numerosi dipendenti e collaboratori. «Nessun confronto, poi, vi è stato con l’Amministrazione, ivi compresa l’azienda Usl 1 Dolomiti circa le dette problematiche» spiega Miraglia ai lavoratori.
«In tale quadro l’avvio della procedura di licenziamento collettivo rappresenta un atto dovuto ed ineludibile, cessando la società necessariamente la sua attività il 29 aprile, data in cui dovrà riconsegnare i locali in cui essa veniva svolta».
Miraglia augura ai dipendenti che la Regione garantisca il loro futuro e la loro piena occupazione, anche se, sottolinea «in forma e modalità che allo stato non c’è dato conoscere». Miraglia conclude la lettera ringraziando ciascuno dei dipendenti «per la proficua attività svolta in tutti questi anni ed esprimere la gratitudine dell’azienda per la sua valida collaborazione».
L’atto formale di licenziamento collettivo è partito, dunque, ieri, nei termini dei trenta giorni di preavviso previsti dalla normativa. Massimo Miraglia, tuttavia, annuncia che incontrerà tutti i dipendenti martedì a mezzogiorno nel salone al sesto piano del Padiglione Codivilla. (m.m.)
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