Vola dalle Tre Cime di Lavaredo e si ferisce solo a una caviglia
Alpinista polacco ha riportato lievi conseguenze dopo una caduta in cordata sulla Grande

AURONZO. Vola dalle Tre Cime e si fa male a una caviglia. E’ andata bene a un 56enne alpinista polacco, che poco dopo mezzogiorno è precipitato dalla Grande. La centrale operativa del Suem è stata allertata da una cordata di alpinisti, uno dei quali era precipitato. Al cellulare, un uomo con accento straniero diceva che l’incidente era avvenuto sui primi tiri dello Spigolo Dibona e che il compagno di cordata si era fatto ferito a una caviglia.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi volato ad Auronzo di Cadore e si è avvicinato in ricognizione alla parete, verificando la presenza unicamente di cordate in normale progressione. Dopo aver controllato due volte fino alla Croce di vetta, l'equipaggio ha poi notato una persona che si sbracciava sul ghiaione alla base della montagna, dando indicazioni verso la Cima Ovest. La cordata in difficoltà, che si era calata, si trovava in realtà ai piedi della Cima Ovest, su cui aveva attaccato lo spigolo Demuth. L'alpinista infortunato a una caviglia, un 56enne polacco, è stato recuperato e trasportato all'ospedale di Belluno.
Poco prima delle 14 il Soccorso alpino di Feltre è stato attivato per un parapendio precipitato a Croce d'Aune, nel comune di Sovramonte, il cui pilota non aveva riportato conseguenze, ma era rimasto sospeso tra i rami di un faggio a una quindicina di metri da terra. Una squadra ha raggiunto il punto, a 1.024 metri di quota, sulla strada che va verso Campo, è con tecniche di tree climbing ha raggiunto, assicurato e calato a terra G.D.L., 50 anni, di Desio (MB). I soccorritori hanno poi aiutato l'uomo a recuperare anche la vela rimasta sull'albero.
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