Vola in parete sul Civetta, soccorsi difficoltosi per un alpinista ferito

Dopo aver bivaccato in parete, è volato sul penultimo tiro della Via Solleder - Lettenbauer sul Civetta, rischiando grosso. Poco dopo recuperato un cinese in difficoltà, dopo aver perduto la strada 

ALLEGHE. Esce un appiglio, si stacca un chiodo e vola in parete: brutta avventura per un alpinista romagnolo, che ha rischiato grosso.

Erano le 8.40 di venerdì 12 agosto, quando la Centrale del 118 è stata allertata da un alpinista volato sul penultimo tiro della Via Solleder - Lettenbauer sul Civetta. Dopo aver bivaccato in parete, il 30enne di Rimini e il compagno si trovavano ormai quasi alla fine della via quando lui, primo di cordata, è volato a causa dell'uscita di un appiglio. Anche il chiodo sottostante si è tolto e lo scalatore è caduto per 10-12 metri sbattendo sulla roccia, con la corda che  è  stata trattenuta dal compagno in sosta.

Subito è decollato l'elicottero di Dolomiti Emergency che ha tentato un primo avvicinamento alla parete, ma i due rocciatori, fermi su una cengia a 3.100 metri di quota, erano immersi nelle nubi. Dalla Centrale del Suem sono state quindi attivate le stazioni del Soccorso alpino di Alleghe, Agordo, Val Biois e Val Pettorina, nonché preallertato l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, per organizzare una squadra d'intervento a piedi, eventualmente elitrasportata il più possibile in quota. Sentito anche il gestore del Rifugio Torrani per il possibile trasporto dell'attrezzatura con la teleferica.

Fortunatamente, non appena si è aperto un varco nelle nuvole, l'eliambulanza atterrata al Rifugio Tissi è subito decollata e, raggiunti i due alpinisti, ha recuperato utilizzando un verricello di 30 metri l'infortunato, con probabili traumi alla colonna e toracico, e successivamente il compagno e li ha portati all'ospedale di Belluno. 

Attorno alle 11, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato anche in Val Fiorentina per un escursionista in difficoltà. Il 28enne cinese si era infatti incamminato dal Rifugio Città di Fiume per arrivare al Venezia. Lungo il sentiero 480 era, però, uscito dal tracciato, era finito bloccato sotto salti di roccia in direzione della Val d'Arcia, impossibilitato a muoversi e in stato di agitazione. Individuato dall'equipaggio a circa 2.150 metri di quota, il ragazzo è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 50 metri. Una volta a bordo, è stato quindi riaccompagnato al Rifugio Città di Fiume.

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