Vola nel greto del torrente recuperata dall’elicottero
SANTO STEFANO. Vola per venti metri con la bici. Una turista polesana di Occhiobello atterra sul greto di un ruscello, in Val Visdende, e ci vuole l'elicottero dei vigili del fuoco per recuperarla e affidarla all'autolettiga di Santo Stefano per il trasporto fino all'ospedale di Pieve di Cadore.
Traumi inevitabili, un po' di comprensibile paura e danni alla due ruote elettrica: ma, in fondo, niente di troppo grave per la 63enne C.A., che stava facendo un'escursione in compagnia del marito sulla strada delle Malghe, nella vallata del Comelico. La stradina è sterrata e ha una pendenza ragguardevole. È molto suggestiva, ma non si può dire che sia per tutti. L'incidente è avvenuto verso le 10.50, a una decina di minuti a piedi da Malga Antola, a quota 1870 metri: la donna ha perso l'equilibrio ed è finita nel burrone, facendo un volo di una ventina di metri, lungo la scarpata, e fermandosi sul greto di un corso d'acqua, ma senza bagnarsi.
Il marito era a poca distanza, che stava spingendo la propria bicicletta, perché evidentemente affaticato, ma non l'ha vista cadere. Ha solo sentito le sue richieste di aiuto e ha telefonato al 115 con il cellulare. La sala operativa dei vigili del fuoco di Belluno ha allertato il Suem 118 e l'elicottero Drago 82 dei colleghi di Venezia, che stava operando nella vicina provincia di Pordenone, nella ricerca di una persona. La zona non è facilmente raggiungibile a bordo di autoveicoli e la soluzione dal cielo si è dimostrata subito la più efficace. Un operatore del nucleo Speleo alpino fluviale è sceso con un verricello e ha raggiunto la ferita, trovandola dolorante e spaventata, ma comunque in buone condizioni e prestandole le prime cure.
A quel punto, è stato deciso il recupero dall'alto, sempre con il verricello e la barella.
I soccorritori si sono successivamente ritrovati a Malga Antola, dove la donna è stata consegnata alla lettiga di servizio dei vigili di Santo Stefano, che l'hanno accompagnata fino all'ospedale più vicino, essenzialmente per un controllo.
Tutti gli esami necessari ad escludere fratture e una prognosi di pochi giorni per botte ed escoriazioni. Questo significa che la vacanza della coppia arrivata dalla provincia di Rovigo, in riva al Po, al confine con la provincia di Ferrara, dev’essere ricominciata abbastanza velocemente.
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