«Vola» per sei metri mentre sistema le funi dell’impianto
ROCCA PIETORE. Lo scossone della cabina della funivia e l’operaio che piomba per terra da sei-sette metri di altezza: grave incidente sul lavoro ieri mattina lungo la funivia della società Tofane - Marmolada, all’altezza dell’intermedia di Malga Ciapela. Nel reparto di rianimazione del San Martino di Belluno è finito un operaio, un dipendente della società: 28 anni, di Rocca Pietore, Marco De Biasio non è in pericolo di vita, ma ha subito un intervento chirurgico di asportazione della milza per una emorragia interna subita in seguito all’impatto col terreno. Per lui anche una serie di fratture, specie al bacino, che saranno valutate nei prossimi giorni dagli ortopedici per decidere se c’è necessità di ulteriori interventi chirurgici di riduzione. Un politrauma che ha indotto i medici dell’ospedale a riservare la prognosi, almeno fino ad oggi. De Biasio comunque non ha mai perso conoscenza e anche dopo l’intervento chirurgico era sveglio.
Il dramma s’è consumato ieri mattina intorno alle 9, quando lui e un altro operaio della società stavano lavorando alla manutenzione di un tratto della funivia della Marmolada: su una cabina era stata montata una impalcatura e De Biasio era salito su. Il lavoro prevedeva interventi in alto: gli operai dovevano intervenire sulle corde superiori della linea.
All’improvviso, almeno dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri di Caprile, la cabina si è mossa e di conseguenza anche l’impalcatura ha avuto uno scossone tale da far cadere il 28enne agordino. Un movimento improvviso di alcuni centimetri, quello della cabina, del quale si sta cercando di appurare la causa, dal momento che era stata bloccata con freni idraulici per evitare rischi simili.
Tanto è bastato, comunque, per far perdere l’equilibrio al 28enne operaio e a farlo piombare giù da circa sei metri di altezza. Il “volo” e l’impatto col terreno hanno provocato molte fratture a De Biasio e anche una lesione alla milza, con emorragia. L’uomo è stato soccorso con l’ambulanza della Croce Bianca di Arabba, supportata dall’auto medica dell’ospedale di Agordo, dove è stato trasferito in un primo momento. In mattinata, quindi, l’ulteriore trasporto all’ospedale di Belluno, dove il 28enne è stato operato alla milza, che è stata asportata.
Indagini sulle cause dell’incidente: sul posto sia i carabinieri, sia lo Spisal, che è stato tutta la giornata insieme con il direttore dell’impianto Luciano Sorarù. Chiaramente i tecnici accertavano eventuali carenze nel sistema di sicurezza, se l’operaio fosse legato o meno, se l’impalcatura montata avesse o meno le protezioni ai lati. Dai primi riscontri, effettuati anche dai carabinieri di Caprile, pare che l’uomo non fosse agganciato.
La notizia dell’incidente ha presto fatto il giro del paese a Rocca, dove De Biasio è conosciuto: «L’ho sposato io tre o quattro mesi fa con Eveline, una ragazza del nostro paese», ricorda il sindaco Andrea De Bernardin. «Mi dispiace per quanto gli è accaduto, spero che guarisca presto».
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