Volo notturno, aggiudicato l’appalto: il servizio partirà entro qualche mese

Ha vinto l’operatore già attivo che potrebbe ridurre i tempi, ma da contratto dovrebbe essere operativo a fine anno

BELLUNO

Correva l’anno 1997 quando si annunciò per la prima volta l’attivazione del volo notturno. Nel 1998 ci fu un primo periodo di sperimentazione, ma solo ora, a distanza di 22 anni, è possibile dire che il volo notturno si farà davvero.

Nelle settimane scorse, infatti, è stato aggiudicato il nuovo appalto per l’elisoccorso del Veneto dove è stato inserito anche il servizio di volo notturno e a questo punto è solo questione di tempo, al massimo 10 mesi, ma potrebbero essere meno se Babcock Mission Critical Services Italia spa, che ha vinto la gara, riuscirà ad essere operativa prima dei termini fissati dal bando gestito dall’Azienda Zero.

Babcock, infatti, è l’operatore che già lavorava in convenzione con le Usl venete dotate di elisoccorso. Da contratto, dopo la firma, l’operatore ha sei mesi di tempo per allestire il servizio generale, che già svolge, e altri 120 giorni per preparasi al volo notturno con tutte le dotazioni necessarie e con l’addestramento dei piloti. L’azienda si è aggiudicata l’appalto per entrambi i lotti veneti, cioè quello relativo alle Usl di Belluno e Treviso e quello riferito a Padova e Verona, per un importo complessivo di 76,673 milioni di euro (più iva) in sei anni, circa 6 milioni all’anno solo per l’attività che vede al centro la base Hems di Pieve di Cadore.

Nel frattempo il territorio dovrà farsi trovare pronto ad accogliere l’elicottero del Suem anche di notte. In provincia sono già state realizzate, o sono in via di realizzazione, otto piazzole certificate Enac negli ospedali di Belluno, Feltre e Pieve di Cadore (da ultimare), ad Agordo, Auronzo, Cortina, Zoppè di Cadore, Forno di Zoldo e Livinallongo; ma ci sono altri luoghi idonei in diverse località e a breve sarà pronto un primo elenco ufficiale, che sarà ovviamente provvisorio perché l’obiettivo è quello di continuare a lavorare su questo fronte.

Lo conferma il direttore generale dell’Usl 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno: «La procedura di gara è stata gestita per tutto il Veneto dall’Azienda Zero e ora siamo vicini alla firma dei contratti. In questo momento siamo nella fase di stand still che dura un mese, dopodiché si passerà alla stipula e inizierà il periodo di allestimento del servizio da parte dell’operatore. Trattandosi dello stesso soggetto che già lavora con noi da qualche anno, è possibile che questo periodo sia più contenuto del previsto, ma è decisamente troppo presto per dirlo».

Dopo tanta attesa, il direttore generale è chiaramente soddisfatto di poter inaugurare il servizio di elisoccorso notturno: «È vero, se ne parla da molti anni, ma possiamo anche ben dire che i tempi annunciati per l’emanazione dell’ultimo bando sono stati pienamente rispettati. Una volta concluso questo mese di stand still, l’Azienda Zero ci comunicherà il via libera per la sottoscrizione degli accordi contrattuali e si potrà partire. Di fatto, con questo 2020 comincia una nuova era per l’elisoccorso veneto e bellunese in particolare».

Rasi Caldogno spiega anche che prosegue il lavoro per l’individuazione di aree idonee all’atterraggio notturno dell’elicottero: «Oltre alle piazzole allestite con tutte le prescrizioni dell’Enac, è stato fatto uno studio sulle piazzole che possiamo definire complementari, perché sono dotate di alcune specifiche e si potranno utilizzare in caso di emergenza. Esistono già diversi luoghi di questo tipo, ma non si tratta di un lavoro che consideriamo concluso».

Nelle prossime settimane, una volta firmato il contratto, l’Usl Dolomiti fornirà un quadro completo della nuova organizzazione del Suem 118. —


 

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