Volo notturno, Rocca Pietore ha il progetto per una piazzola

Rocca Pietore pensa alla costruzione di una piazzola per l’elisoccorso, ovviamente attrezzata anche per il volo notturno. Falcade una piazzola ce l’ha e auspica si apra un tavolo con la Regione per definire gli interventi necessari per adeguarla ad accogliere gli elicotteri di soccorso quando il sole è sceso dietro le montagne. Mentre Livinallongo si prepara a mettere a disposizione dei cittadini e dei turisti un servizio essenziale, come quello del soccorso con elicottero anche la notte, grazie all’accordo fatto con Bolzano, gli altri territori non stanno a guardare.

Rocca Pietore

Andrea De Bernardin, che si ricandida a sindaco di Rocca Pietore, ha messo nel suo programma la realizzazione di una piazzola per l’elisoccorso, che nel suo territorio manca. «Si era pensato di costruirne una nel 2012, con il Fondo Comuni di Confine», racconta De Bernardin, «ora riproporremo quel progetto. Abbiamo già studiato con Enac le traiettorie e individuato il posto migliore: si trova sotto il paese, e in questo modo la piazzola servirà anche il territorio di Alleghe».

Non è detto, però, che per le risorse si faccia accesso ai Fondi di Confine: «È solo una delle possibilità», precisa De Bernardin. «Abbiamo la possibilità di aprire un dialogo con la Regione su questo fronte». Realizzare la piazzola, in ogni caso, è fondamentale per Rocca Pietore. Solo con le dotazioni strutturali necessarie potrà essere avviato anche in Veneto il volo notturno, servizio di cui la regione, e il Bellunese, non possono più fare a meno.

Livinallongo parte

«Siamo stati dei pionieri con l’elisoccorso, abbiamo velivoli al top e personale molto preparato: è giunto il momento di dare al territorio questo servizio», aggiunge il sindaco di Livinallongo Leandro Grones. Che ha avuto l’intuizione di contattare Bolzano e di siglare un accordo per utilizzare la piazzola presente ad Arabba, predisposta per il volo notturno. È stata ultimata una decina di anni fa, e con il buio non è mai stata usata.

Grones ha alzato gli occhi al cielo, ha visto quante volte l’elisoccorso di Bolzano arriva sulle montagne bellunesi per soccorrere escursionisti e sciatori infortunati e ha aperto un confronto con la Provincia autonoma. Proficuo, tanto che già in estate potrà essere garantito il servizio.

Chi paga?

I costi ricadranno sul Comune per quanto riguarda la manutenzione della piazzola (si parla di circa 5 mila euro all’anno), sull’Usl per il servizio. «Del resto, Bolzano ha siglato un accordo anche con il Tirolo, per utilizzare i velivoli nel territorio vicino in caso di grave emergenza. Se collaborano con l’Austria, perché non con noi?».

E infatti la collaborazione si è creata: montate le telecamere «sarà fatto un protocollo per le emergenze fra il 118 e il Comune», aggiunge Grones, «e il servizio potrà partire. Bolzano è già pronto». Un servizio importantissimo, per Livinallongo, se si pensa che gli ospedali più vicini si trovano ad Agordo (a circa un’ora di macchina) e Brunico (più vicino: “solo” 50 minuti).

Falcade

Falcade la piazzola per l’elisoccorso ce l’ha, ma non attrezzata per il volo notturno. «Sarebbe auspicabile fare gli interventi necessari per abilitarla», spiega il sindaco, Michele Costa. «È necessario iniziare a parlare con la Regione di un progetto legato al volo notturno. Ragioniamoci tutti assieme per poi andare a caccia delle risorse necessarie per i lavori sulle piazzole».

Costa, come De Bernardin, guarda al Veneto più che ai vicini autonomi. E aggiunge una precisazione non banale: «Il volo di soccorso notturno è molto importante per i nostri territori, ma non deve essere sostitutivo di altre strutture, come gli ospedali. Non si pensi che solo perché un elicottero può volare anche di notte si possono portare tutti i pazienti negli ospedali della pianura».

Un punto fermo da tenere ben presente, per ogni futuro ragionamento sulla sanità e sull’urgenza e l’emergenza medica nel Bellunese. —