Volo prolungato, 15 gli interventi

Dal 30 giugno al 30 agosto. Cipolotti: «L’ideale sarebbe un elicottero in più»

BELLUNO. Quindici interventi. Questo il risultato dei tre mesi di volo prolungato del Suem di Pieve di Cadore: dieci di questi sono stati eseguiti dall'alba alle 8, cinque dalle 20 al tramonto.

Il volo prolungato, per il secondo anno consecutivo ha visto questa estate una differenza rispetto al 2011: vale a dire la partenza alla fine di giugno anziché alla metà e il termine dell'esperienza al 30 agosto anziché alla metà di settembre.

Di questi qundici interventi, otto sono stati di soccorso (sei sanitari e due di recupero illesi), mentre sette ssono stati secondari. La maggior parte dei voli sono stati eseguiti nel mese di luglio (11), i rimanenti quattro ad agosto. L'anno scorso gli interventi erano stati 23 (ma c’era un mese in più di attività), la maggior parte dei quali concentrati ad agosto.

Questi due mesi di volo prolungato sono costati 136.249 euro, mentre la spesa per il 2011 era stata pari a 184.619 euro.

«Il costo maggiore è quello per l’equipaggio in più dell’elicottero (50mila euro al mese), il resto riguarda le spese per personale medico e infermieristico, che fanno 16 ore di turno anziché 12», precisa il primario del Suem, Giovanni Cipolotti.

«Aver tolto parte di giugno e di settembre è stato in fondo positivo», prosegue Cipolotti che aggiunge: «L'anno scorso in questo periodo erano stati eseguiti soltanto due voli. La cosa particolare è che molti interventi sono stati fatti da altre basi come l'Aiut Alpin, perché noi eravamo già impegnati. L'ideale sarebbe avere un elicottero in più per poter azzerare le missioni esterne, garantendo così un servizio di volo prolungato. Ma risorse non ce ne sono e questo è il problema».

Il primario continua a sostenere la bontà del volo prolungato.

«Questi numeri li ho presentati anche all'Usl nella mia relazione; credo che si tratti di un servizio importante che va difeso e mantenuto. Se non li avessimo fatti noi, infatti, questi interventi li avrebbe eseguiti la base di Bolzano, con il conseguente allungamento dei tempi di intervento». (p.d.a.)

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