Volontariato in lutto per De Min

Il trichianese era protagonista dell’impegno per i disabili. L’addio nella sede Assi

TRICHIANA. Ha dedicato la sua esistenza, dopo il drammatico incidente in Iraq che l’aveva privato dell’uso delle gambe, all’impegno sociale per il superamento della disabilità. E il volontariato bellunese darà l’ultimo saluto a Giuliano De Min, uno dei principali esperti veneti in accessibilità e vicepresidente del centro studi Prisma di Belluno,spentosi a 57 anni, proprio nel segno della sua lunga battaglia a favore dei disabili. Ricordandolo domenica con un incontro a Sedico nella sede appena inaugurata dell’Assi – l’Associazione sociale sportiva invalidi – per raccontare il suo impegno e il suo altruismo.

«Ci ha lasciato prematuramente, con ancora molto da dare», hanno ricordato familiari e amici annunciando la scomparsa di De Min, che ad una formazione scolastica e professionale tecnica aveva affiancato anche la passione per l’arte.

Nato nel novembre del 1957 a Basilea, Giuliano De Min si era diplomato perito edile all’Itis Segato di Belluno, lavorando nei cantieri in Italia e all’estero. Il suo percorso di vita era però cambiato radicalmente nell’aprile del 1986, quando un incidente sul lavoro lo aveva costretto in sedia a rotelle.

Trovatosi a vivere la disabilità in prima persona, aveva messo il suo impegno e le sue competenze tecniche al servizio della battaglia per una realtà più accessibile ai portatori di handicap. Al centro studi Prisma aveva iniziato nel 1987 il percorso di riabilitazione, diventandone dal 1989 coordinatore dei gruppi di lavoro e docente poi. I corsi si sono tenuti sino al 2006 ed hanno avuto anche una dimensione europea. Nel gennaio 1993, nell'ambito degli obiettivi del programma europeo Helios, ha coordinato l'Uia - Ufficio informazioni accessibilità, nato da una collaborazione con la Provinicia e con il Comitato d'intesa, dal 1994 consegnato definitivamente a Palazzo Piloni.

Per questo saranno in tanti, domenica a partire dalle 16, a ricordarlo a Sedico negli spazi dell’ex Antiche botti diventati ora sede dell’Assi, dove si continuerà a combattere la sua battaglia per un mondo con meno barriere.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi