Volontario ferito alla giornata ecologica

L’alpino del gruppo Ana di Mellame e Rivai stava lavorando a Forte Leone. Portato in elicottero a Treviso, non è grave

Mentre lavorava con le spalle rivolte alla scarpata è arretrato ed ha perso l’equilibrio, cadendo per quattro metri e schiacciandosi alcune vertebre.

Si è risolta con l’intervento dell’elisoccorso e un volo fino all’ospedale di Treviso, dove le sue condizioni sono state giudicate comunque non preoccupanti, la disavventura di un volontario del gruppo alpini di Mellame e Rivai.

Il volontario, un sessantenne di Mellame, si è infortunato ieri mattina a Forte Leone partecipando assieme al figlio alla giornata ecologica organizzata dal gruppo Ana in vista della cerimonia a Cima Campo che si terrà il 14 anno per il 99º anniversario della battaglia. Le penne nere guidate dal capogruppo Patrick Bettin, in tutto una decina, stavano lavorando allo sfalcio dell’erba nella zona del piazzale della fortificazione, quando l’uomo ha perso l’equilibrio finendo nella scarpata e urtando pesantemente il suolo.

Gli altri volontari alpini sono immediatamente intervenuti, senza perdere il sangue freddo grazie alla preparazione maturata nelle esercitazioni e nei corsi. «È importante in queste situazioni non andare in panico», spiega il capogruppo Bettin, intervenuto con gli altri volontari, «e non muovere la persona infortunata. Abbiamo perciò chiamato immediatamente il 118 che ha mandato l’elicottero». Nonostante le condizioni dell’alpino infortunato non apparissero gravi, infatti, l’intervento di un’ambulanza ai 1500 metri di quota di Cima Campo avrebbe richiesto parecchio tempo.

L’eliambulanza è così arrivata in tempi ridotti e, visto il trauma alle vertebre riportato dal volontario alpino, è stato deciso di trasportarlo direttamente a Treviso, dove comunque non gli sono stati poi riscontrati traumi di particolare gravità.

«Faccio al volontario i miei migliori auguri di una rapida guarigione», spiega il sindaco Luca Strappazzon, avvisato subito ieri dell’incidente. «I volontari sono fortunatamente assicurati e quando si lavora possono accadere queste cose, ma sono comunque dispiaciuto per quello che è accaduto». (sdb)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi