Vomito e pancia gonfia cagnetta muore avvelenata

Una passeggiata sul lungo lago con i propri cani, poi improvvisamente il boarder collie di 15 mesi che vomita e gli si gonfia la pancia, la corsa dal veterinario e la morte che sopraggiunge poco dopo. Tutti i sintomi della morte della cagnetta conducono all’ipotesi avvelenamento. Davvero un brutto episodio quello avvenuto lunedì mattina al lago del Corlo, che getta un’ombra sulla presenza di qualcuno che ha deciso che gli amici a quattro zampe non sono i benvenuti. Sfortunate protagoniste due sorelle di Cartigliano, in provincia di Vicenza, che proprio lunedì avevano deciso raggiungere il lago di Arsiè per trascorrere una mattinata spensierata con i loco cani nello splendido palcoscenico naturale del lago.
«Era la prima volta che le mie figlie andavano al Corlo», spiega M.B., la mamma delle due ragazze, «e si erano portate dietro i cani per giocare e divertirsi con loro. Prima di cominciare la passeggiata mia figlia è andata anche a chiedere dove era il posto migliore per fare una camminata con i cani. Li hanno tenuto al guinzaglio lungo un sentiero, poi arrivate a una spiaggetta dove non c’erano altre persone li hanno liberati».
Poco dopo la cagnetta più piccola comincia a stare male: «Ha vomitato e gli si è gonfiata la pancia. Mia figlia ha pensato che fosse colpa dell’acqua, oppure di un morso di un animale o di una puntura. In ogni caso si è precipitata dal veterinario per fargli visitare la cagnetta. La dottoressa è stata gentilissima e le ha ricevute subito. Ha tentato di farla riprendere, ma l’animale ha perduto i sensi e poco dopo è morta. La veterinaria ha verificato che non c’erano né segni di morsi, né di puntura e alla luce di quanto riscontrato ha detto alle mie figlie che c’erano tutte le caratteristiche di una morte per avvelenamento. Mia figlia è distrutta e lo siamo anche noi di famiglia», aggiunge M.B. «Non so chi possa pensare di fare una cosa del genere. Abbiamo rinunciato a disporre l’autopsia, ma chiederemo alla veterinaria un certificato riguardo la diagnosi di avvelenamento come causa della morte».
Il Lago del Corlo è frequentatissimo da chi possiede un cane perché il sentiero lungolago rappresenta uno splendido percorso da fare a piedi, meglio ancora con a fianco il proprio amico a quattro zampe. E domenica ce n’erano davvero tanti. Lunedì la situazione era decisamente più tranquilla.
La prima cosa da fare è ora tranquillizzare chi porta i cani al lago: «Faremo tutte le verifiche del caso», afferma Giorgio Saccaro, un addestratore cinofilo che frequenta il lago proprio per la propria attività e la domenica grazie al suo cane da salvataggio in acqua Vanni garantisce che tutto fili liscio, fermo restando che il lago del Corlo non è balneabile. «Provvederemo alla bonifica degli spazi attorno al lago. Chi ha lasciato in giro i bocconi avvelenati deve sapere che ci saranno controlli e se ci riprova non la passerà liscia. È giusto avvertire chi frequenta il lago con animali di fare più attenzione del solito, ma allo stesso tempo vogliamo garantire la sicurezza». —
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